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30 Aprile 2003 ARCHEOLOGIA
BBC News online
Ritrovata la tomba di Gilgamesh, sostengono gli archeologi
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L´Epica di Gilgamesh – scritta da uno studioso mediorientale 2500 anni prima della nascita di Cristo- commemorava la vita del sovrano della città di Uruk, dal quale l´Iraq reca il suo nome.

Ora una spedizione tedesca, ha scoperto quello che si ritiene essere l´intera città di Uruk – incluso il luogo in cui una volta scorreva il fiume Eufrate, l´ultima dimora del suo famoso Re.

"Non voglio dire in modo conclusivo che questa fu il luogo di sepoltura del Re Gilgamesh, ma sembra molto simile a quello descritto nell´epica" ha dichiarato alla BBC Jorg Fassbinder, del Dipartimento Bavarese di Monumenti Storici di Monaco.

Nel libro – in realtà una serie di tavolette d´argilla incise – si dice che Gilgamesh fu sepolto sotto l´Eufrate, in una tomba apparentemente costruita quando le acque dell´antico fiume si ritirarono a seguito della sua morte.

"Abbiamo trovato appena fuori dalla città, in un´area che corrisponde all´antico letto del fiume Eufrate, i resti di un edificio che potrebbe essere interpretato come monumento sepolcrale" ha dichiarato Fassbinder.

Il ricercatore ha anche spiegato come la scoperta dell´antica città sotto il deserto iracheno sia stata resa possibile dalla moderna tecnologia.

"Per differenze nella magnetizzazione del suolo, si possono trarre molte informazioni dalle profondità della terra" ha aggiunto Fassbinder.

"La differenza tre mattoni di fango e sedimenti del fiume Eufrate ci ha permesso di individuare una struttura molto dettagliata."

E´ stato così creato un magnetogramma, che una volta convertito in mappa digitale, ha riprodotto una carta dell´antica città di Uruk.

"La cosa più sorprendente è che abbiamo trovato strutture già descritte da Gilgamesh" ha dichiarato Fassbinder.

"Abbiamo coperto nella nostra disamina più di 100 atteri. Abbiamo trovato strutture di giardini e campi come descritti nell´epica e case babilonesi".

Ma ha dichiarato che la scoperta più spettacolare è un sistema di canali incredibilmente sofisticato.

"Possiamo vedere chiaramente nei canali resti di strutture che indicano come le inondazioni periodiche distruggessero alcune abitazioni; il sistema doveva essere molto ben sviluppato.

"Era come una Venezia del deserto".

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