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29 Gennaio 2004 ARCHEOLOGIA
Carl Nolte SF Gate
Pitture murali antiche di secoli svelate a Missione Dolores
FOTOGALLERY
tempo di lettura previsto 4 min. circa

Due giovani, un artista ed un archeologo, hanno strisciato lungo le antiche travi di legno rosso nella Missione Dolores a San Francisco all´inizio di questo mese, aperto una botola, hanno calato una lampada elettrica in uno spazio ristretto dietro l´altare maggiore e si sono ritrovati nel XVIII secolo.

In uno spazio angusto coperto dalle polveri dei secoli e buio come una tomba, si trova una parete di pitture murali religiose quasi dimenticate, dipinte in rosso, nero e giallo dai Nativi Americani nel 1791 e nascosto al pubblico per circa 208 anni.

Ben Wood, 23 anni, artista freelance, e l´archeologo del Presidio di San Francisco Eric Blind, 29 – hanno riscoperto gli antichi dipinti, scattato fotografie digitali, e programmano ora di proiettare le immagini all´interno della cupola della moderna Basilica della Missione Dolores affinché tutti la possano vedere. La mostra inizierà il 7 febbraio.

Solo parte dei murali è stata fotografata, e le immagini mostrano rappresentazioni del Sacro Cuore di Gesù penetrato da spade e pugnali. Vi sono anche ghirlande e motivi decorativi, e probabilmente altri simboli religiosi cattolici sono ancora nascosti nel buio. Alcune nicchie contengono anche delle statue.

I murales, apparentemente dipinti con colori naturali, sono opera dei popoli nativi di San Francisco, Ohlone e altre tribù che vivevano presso la missione spagnola.

I murales sono stati visti finora solo da un ristretto gruppo di persone, nascosti alla vista da quando un nuovo ed elaborato pezzo dell´altare fu installato con una sontuosa cerimonia nel 1796. Ora, ha dichiarato Blind, tutti potranno ammirarli. "E´ un´occhiata affascinante tra le pieghe della storia" ha aggiunto.

La Missione di San Francisco de Asis fu fondata nel giugno del 1776 presso un villaggio indiano su una laguna e gli Spagnoli la chiamarono Nuestra Senora de Los Dolores. I frati francescani, grazie al lavoro dei nativi, costruirono una missione permanente nel 1790 all´angolo di quelle che sono ora la Sedicesima e Dolores street. A quel tempo San Francisco era la frontiera settentrionale dell´impero spagnolo, il vero confine del mondo europeo in Nord America.

Missione Dolores, come è sempre stata chiamata, era costruita di mattoni con un tetto di travi di legno rosso uniti insieme con cinghie di corda grezza, alcuni dei quali sono ancora visibili nel frontone della missione.

I murali furono dipinti dietro l´altare principale circa un anno dopo l´apertura della missione, ma nel 1976, una nuova struttura – chiamata reredos ed incisa in Messico – arrivò via mare divisa in varie parti. Quando fu assemblata, risultò piacevole agli occhi dei sacerdoti: grande e incisa in modo elaborato, ritraente l´Arcangelo Michele e la Vergine Maria affiancata dai suoi genitori, che gli spagnoli chiamavano Sant´Anna e San Gioacchino.

Il nuovo reredos era così bello che fu posto davanti ai murales, dove si trova ancora oggi.

I vecchi murali furono nascosti.

"Almeno così fu fino al 1796" ha dichiarato Guire Cleary, curatore della Missione Dolores. "Si potevano ancora vedere salendo qui sopra e guardando attraverso una botola. Non furono mai davvero perduti. Sono sempre stati lì, come un tesoro dimenticato." Informazioni che li riguardavano emersero di tanto in tanto, più segnatamente negli anni ´80, quando lo storico Norman Neuerburg salì con una scala a chiocciola fino all´alloggio per il coro, scalò una scala nell´attico, attraversò il tetto interno della missione fino alla botola, e si calò con una scala di corda per vedere i murales. "Potrebbe essere stata la prima persona a vedere i murales in un secolo" ha dichiarato Cleary.

Quindi, alla fine dello scorso anno, è arrivato Wood, un artista inglese interessato d´arte e storia. Sentita la storia dei murales da Cleary, ha arruolato Blind e ha iniziato ad usare la fotografia digitale per documentare i murales.

Cleary ha dato il suo permesso ed il lavoro ha avuto inizio.

Wood e Blind sono riusciti ad entrare nello spazio angusto senza toccare i murales, che sono sgretolati in alcuni punti. Hanno fissato una serie di corde e pulegge e trovato un modo per aprirsi un varco per calare la fotocamera e le luci nell´apertura di tre piedi per tre.

Quindi hanno riprodotto le immagini digitali sul computer, ed ecco apparire il mondo del 1791, quando un manipolo di europei in una missione di mattoni e pochi soldati insediarono una colonia spagnola su un estremo angolo del mondo.

Le immagini saranno esposte nella Basilica dalle 10 a.m. alle 4 p.m. di ogni giorno dal 7 febbraio.

L´entrata è gratuita.

Dopo ciò, Wood e Blind impacchetteranno il loro equipaggiamento. Avrebbero voluto fare di più, ma fino ad ora il loro è stato un lavoro gratuito, compiuto per amore della storia e dell´arte.

"Forse" ha dichiarato Wood, "qualcuno ci darà un finanziamento".

Scrivi a Carl Nolte all´indirizzo: cnolte@sfchronicle.com.