sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
30 Febbraio 2004 ARCHEOLOGIA
cnn.com
Kentucky: la lunga storia della Grotta dei Mammut
tempo di lettura previsto 4 min. circa

La Grotta dei Mammut non vanta le colorate stalagmiti e stalattiti che rendono altre grotte famose nel mondo. L´illuminazione è minima; le tracce quasi inesistenti, e non vi sono tubi d´organo che suonano "Shenandoah" come nelle Caverne di Lauray in Virginia.

Ciò malgrado, le ragioni della popolarità della Grotta dei Mammut sono molteplici. E´ la più lunga grotta del mondo, con oltre 580 chilometri di tunnel collegati. E´ anche la seconda più antica attrazione turistica in America, dopo le Cascate del Niagara, con visite turistiche guidate sin dal 1816. Si vedono ancora le capanne usate attorno al 1840 dalla colonia dei malati di TBC, come anche le fosse scavate dai minatori nel 1812. Ma quel che è più interessante è quanto indietro nel tempo si dati il rapporto della grotta con gli umani: sono state trovate mummie, e sono visibili petroglifi di migliaia di anni or sono.

La grotta entrò nella storia documentata nel 1798, quando John Houchins sparò e ferì un orso, quindi lo seguì attraverso un passaggio naturale che è ancora in uso oggigiorno.

All´inizio del XIX secolo alcuni visitatori trovarono nei tunnel della grotta mocassini usati, torce di canne e alcuni corpi mummificati. Gli archeologi determinarono avessero circa 4, 000 anni; il clima fresco e asciutto all´interno delle grotte li aveva preservati.

La grotta ha un ambiente relativamente poco umido, ed è per questo che non vi si possono trovare le formazioni geologiche normalmente associate all´idea di grotta; queste si formano, infatti, quando l´umidità penetra negli strati di minerali delle pareti.

Le guide turistiche del passato hanno spesso scritto i propri nomi sulle stesse pareti con l´aiuto del fumo della candela, incoraggiando i loro ospiti a fare lo stesso. Possiamo così leggere "Wad Fallace 1868" scritto su una parete ed un altro "E.Bishop" lasciato dal figlio della guida Steve Bishop, uno schiavo famoso per la sua conoscenza del tunnel.

Il Ranger Sholar indica i resti di torce alloggiate lungo le pareti di roccia, che si dicono siano stati lasciati circa 4, 000 anni or sono. "Il legno è durevole, fino a che è asciutto" ha dichiarato. Quando accese, le torce sui pali – fatte di canne dal vicino Fiume Verde – potrebbero dare luce per circa 30 o 60 minuti.

I disegni sulle pareti, tracciati con il carboncino, sono stati lasciati su un´immensa lastra di pietra piatta chiamata Lo Specchio del Diavolo, che sembra essere stato piazzato in un angolo sporgente lungo il percorso del tunnel, come se gli artisti volessero massima visibilità per il loro lavoro. Un disegno sembra ritrarre un serpente, o una cintura; un altro ricorda una forma umana, con due braccia e due gambe, ma potrebbe anche essere una rozza mappa dei quattro passaggi vicini che conducono ad una rotonda naturale.

Non si vedono più mummie lungo il passaggio, ma si può vedere il luogo ove ne è stata trovata una nel 1953. Soprannominato "Lost John" l´uomo di 1.6 metri, che indossava una collana di conchiglie, fu considerato un´importante scoperta archeologica, e fu esposto fino al 1976, quando la legge federale proibì l´esposizione di resti indiani. Lost John fu così seppellito vicino a dove fu trovato.

Altre tracce dell´intervento dell´uomo includono le fosse dove 70 schiavi scavarono a mano migliaia di chili di nitrato, nel corso della Guerra del 1812. Il nitrato era usato per la produzione di polvere da sparo; veniva trasportato per la lavorazione ad un chimico del Delaware di nome E.I. Dupont, la cui impresa di famiglia ancora reca il suo nome.

In seguito le grotte furono acquisite dal Dr. John Croghan, che nel 1842 vi creò una colonia per pazienti affetti da tubercolosi. Croghan riteneva che l´aria della grotta sarebbe potuta essere di qualche giovamento, ma invece i pazienti peggioravano, per via dei fumi delle torce e dei fuochi da campo dentro le grotte. Morirono tutti entro un anno, e Croghan, che viveva con loro, morì egli stesso della malattia.

I biologi hanno documentato 130 differenti specie di animali – inclusi topi, pipistrelli, salamandre, serpenti, e nei fiumi interni, pesci senza occhi e gamberi.

L´importanza della grotta continua ad essere riconosciuta. Nel 1981, le Nazioni Unite dichiararono il sito Patrimonio dell´Umanità, sulla stessa lista con le piramidi d´Egitto ed il Grand Canyon, e nel 1990 l´UNESCO lo ha classificate come una Riserva di Biosfera Internazionale.