sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
27 Gennaio 2003 ARCHEOLOGIA
ABC news
Un tumulo rivela indizi sui popoli preistorici
tempo di lettura previsto 5 min. circa

ASHEVILLE, North Carolina – Più di un secolo fa George Vanderbilt creò un monumento all´opulenza dell´Età dell´Oro, tra le lussureggianti montagne di Blue Ridge. Nel farlo, protesse inconsapevolmente i resti di un popolo che, a suo modo, segnò la storia americana.

Per più di due anni, gli archeologi hanno scavato parte di quello che era una volta un campo di grano presso il Fiume Swannanoa. Quel che hanno trovato è un tumulo risalente agli Indiani d´America che offre un quadro quasi completo della cultura di un popolo preistorico conosciuto come Connestee.

Gli archeologi ritengono che tra il 200 ed il 500 d.C., in quello che è ora conosciuto come il periodo del Middle Woodland, il sito fosse un importante centro cerimoniale per i Connestee, che potrebbero essere stati antenati delle tribù dei Cherokee.

Situato presso l´intersezione di due delle maggiori vie degli Indiani d´America, il tumulo fu salvato dall´intrusione della cultura moderna grazie alla sua collocazione, all´interno di una proprietà privata, il Biltmore Estate, ancora del tutto incontaminata.

La tenuta è un´attrazione storica nazionale che copre circa 8000 acri di campi agricoli, terreni boscosi, e montagne ricoperte di foreste, inclusa la prima foresta gestita professionalmente della nazione. George Vanderbilt vi creò una sorta di eremo, la Biltmore House, costruita nello stile di un tardo castello gotico francese, con più di 250 camere e quattro acri di superficie interna.

Vanderbilt e coloro che lo aiutarono nella realizzazione di Biltmore, sapevano di stare lavorando su una terra che era già stata occupata in precedenza. Quando fu costruita la tenuta, l´architetto Fredrick Law Olmstead svolse rozzi studi archeologici sulla proprietà e diede specifiche istruzioni affinché i resti dei nativi americani fossero lasciati indisturbati.

Comunque, il tumulo non è stato scoperto fino al 1984, quando fu notato da un archeologo che lavorava per lo stato, David Moore.

L´unico conosciuto tumulo Connestee simile a questo si trova al di sotto di una suddivisione presso Canton, circa 15 miglia ad ovest di Ashville.

"Questo tumulo potrà probabilmente rispondere alle nostre domande e scrivere l´intera storia del periodo del tempo... La ragione per cui ci stiamo concentrando su questo sito è che è assolutamente intonso " ha dichiarato il curatore di Biltmore, William Alexander.

Stan Knick, direttore del Centro Risorse Nativi Americani all´Università del North Carolina-Pembroke, ha dichiarato:

"Ogni volta che otteniamo comprensione per la cultura del Middle Woodland, aggiungiamo nuovi dettagli al quadro di ciò che sappiamo circa i popoli nativi nel Nord Carolina".

Quel che rende i 1000 piedi quadrati del sito di Biltmore di particolare valore, è che molteplici livelli di detriti sono chiaramente stratificati e distinguibili, ed offrono indizi su tutto quello che accadde qui in differenti momenti dell´occupazione Connestee.

Agli occhi dell´archeologo, ogni gradazione di colore della terra, dal verde muschio al marrone medio, arancio, marrone rossiccio, o scuro, o giallo racconta una storia differente.

Il giallo più cupo, un sottosuolo giallo, rappresenta il primo periodo dell´occupazione, quando il sito era dimora di un villaggio Connestee, riferisce l´archeologo Scott Shumate della Appalachian State University.

Gli archeologi hanno identificato nove stadi di costruzione al sito. Hanno trovato prove di cinque differenti strati di terra e circa tre dozzine di fosse successive che suggeriscono una serie di strutture ampie, da 75 a 80 piedi di diametro.

"Possiamo azzardare l´ipotesi si trattasse di una sala consiliare, " ha dichiarato Shumate. "La popolazione arrivava da tutti i villaggi circostanti per importanti cerimonie, era l´equivalente di un consiglio di contea. Forse questo posto rappresentava il centro sociale e spirituale per un gran numero di villaggi".

Shumate ha riferito che sono stati trovati al sito svariati frammenti di oggetti, per la maggior parte oggetti da caccia per uomini e ceramiche e coltelli dalla piccola lama per le donne, come anche pezzi di figurine di creta che possono essere appartenute ai bambini. Gli archeologi hanno anche trovato numerose ossa fratturate d´animali, alcune con incisioni che indicano che furono sbranati da altri animali.

Shumate teorizza che il tumulo potesse essere stato punto di ritrovo per grandi feste, dove le ossa venivano gettate sul pavimento e calpestate, e gli animali depositati nell´edificio vuoto per essere successivamente consumati.

Altri artefatti trovati al sito indicano il rilevante commercio in atto con la cultura degli Indiani Hopewell, che fioriva in quello stesso periodo nel sud dell´Ohio: lame di selce lucidate, e trattate con il calore; articoli cerimoniali Hopewell con un distintivo disegno impresso nella roccia; e mandibole del lupo grigio nativo del Midwest, tagliate e lucidate.

L´archeologo di Stato Larry Kimball specula che la mandibola segata via dal resto del teschio, con due denti ancora uniti, veniva inserita in una bocca umana come parte di un rituale sciamanistico nel quale colui che lo indossava sarebbe sembrato avere i denti di un lupo.

Alexander nota che le vie che si intersecavano presso il monte erano l´equivalente preistorico delle autostrade interstatali. Una correva approssimativamente da nordovest, dalla bassa regione del Sud Carolina, passando attraverso l´area di Asheville e proseguendo verso Tennessee, Kentucky ed Ohio meridionale. L´altra partiva a sudovest, dalla Virginia centrale attraverso la zona pedemontana del Nord Carolina e le montagne del North Carolina occidentali, passando anche attraverso l´area dell´Asheville del giorno presente.

"Asheville è una sorta di crocevia preistorico" ha dichiarato Brian Burgess, un archeologo del gruppo di ricerca per la Fascia Orientale degli Indiani Cherokee, la cui riserva si trova a circa 50 miglia ad ovest della città.

"Il Middle Woodland è un periodo, in tutto l´est degli Stati Uniti, di grande commercio, di grande passaggio di cose" ha aggiunto Knick. "La maggior parte degli americani ha uno stereotipo degli Indiani, secondo il quale vissero in totale isolamento gli uni dagli altri. Ciò non corrisponde a verità, e ciò fu vero meno che mai nel periodo del Middle Woodland.

Malgrado gli archeologi siano finora stati incapaci di ricostruire una tradizione di ceramiche ritrovate intatte, che collega i Connestee e le successive culture Cherokee, Burgess e Kimball ritengono che i Connestee fossero antenati dei Cherokee.

"Furono i popoli la cui cultura è nota a noi come Cherokee" sostiene Kimball.

Più di 100.000 dollari, incluso un prestito della National Geographic Society sono stati finora spesi allo scavo. Gli archeologi sperano di scavare metà del monte, un processo che potrebbe richiedere un altro decennio. Progettano di lasciare l´altra metà indisturbata per i futuri archeologi che potrebbero avere nuove tecnologie e differenti domande.