HEATH- Fredde e solitarie come le stelle del cielo invernale, le pietre erette a Burnt Hill hanno da sempre acceso l´immaginazione degli scrittori di fiction e di generazioni di studiosi.
Ma chi le eresse e perché, rimane un mistero.
21 pietre, alcune di un peso compreso tra le 300 e le 500 libbre, sono state ricavate dal letto di roccia sull´elevato tumulo di 1855 piedi nel selvaggio angolo nord-occidentale del paese.
Circa cinque sono attualmente cadute, e tra i monoliti vi sono quattro scintillanti macigni di quarzo bianco.
Negli ultimi cinque anni, circa mezza dozzina di membri della New England Antiquities Research Association, l´ente competente per le ricerche sul patrimonio artistico, ha lavorato per mappare la zona e ricostruire il mistero che avvolge le pietre.
Il gruppo ha terminato i lavori con un maggior numero di domande piuttosto che di risposte, secondo Colgate Gilbert III, uno storico amatoriale da Spofford, N.H., che guida il progetto.
Non sono i primi a porsi delle domande.
Anche lo scrittore H.P. Lovecraft, che soggiornò qui nelle estati degli anni Venti dello scorso secolo, subì l´influenza delle pietre. Secondo la leggenda locale, il maestro dei racconti sul soprannaturale del New England, usò le pietre di Heath per ambientare la scena iniziale della sua storia "The Dunwitch Horror":
"I più antichi di tutti sono gli antichi anelli di colonne di pietra ruvida sulla cima della collina..."
Comunque, persino senza le mitiche "Vecchie Pietre" di Lovecraft, ricorrono in continuazione storie e leggende sull´enigma di questi monoliti, riferisce Gilbert.
Inizialmente i ricercatori credevano sarebbero riusciti in tempi rapidi ad accertare che le pietre furono erette dai contadini nel corso del XIX secolo per marcare i confini delle loro terre o per qualche simile proposito. Ma dopo circa cinque anni di attente ricerche e analisi, (incluso lo studio di documenti e testimonianze risalenti alle guerre tra Francesi e Indiani) sono giunti alla convinzione che le pietre si trovino là almeno dal 1750.
In luogo di una linea di confine, esse sembrano puntare alle montagne circostanti, catturando eventi celesti come il sorgere del sole al solstizio ed i movimenti della luna tra i denti appuntiti delle alte vette del New England.
Se la collina fosse stata usata come osservatorio, le pietre non sarebbero potute essere più antiche di 1000 anni, secondo Gilbert. Questo perché il movimento della terra non sarebbe stato più in sincronia con gli eventi celesti.
Le pietre rimandano inevitabilmente a dei paragoni con l´antico monumento di Stonehenge in Inghilterra, parti del quale si ritiene risalgano a circa 5000 anni or sono.
Gli antichi documenti suggeriscono che molto tempo prima dell´arrivo dei primi abitatori, la collina fu periodicamente data al fuoco da parte delle tribù indiane d´america che vivevano lì, per ripulirle dagli arbusti e per incoraggiare i cervi a trovare rifugio nelle pianure, dice Gilbert. Pertanto, rimane una questione aperta se siano stati gli Indiani ad erigere le pietre.
Gli incendi periodici hanno dissolto le figure, ma sarà comunque possibile risalire ad una loro datazione, secondo il gruppo di ricerca di Gilbert.
Dena Dincauze, professore di antropologia all´Università del Massachusetts, ora in pensione, era specializzato nello studio dei popoli nativi del New England. Egli sostiene che non furono le tribù del luogo ad erigere strutture per riprodurre i loro calendari. Dincauze, che aveva visitato il sito, notò infatti che i loro calendari si basavano sul moto della luna, e non del sole.
Inoltre erano soliti usare il legno, e non la pietra, secondo Elizabeth Chilton, altro professore di antropologia all´Università. La maggior parte dei siti simili nel New England si sono rivelati essere parte di insediamenti dell´epoca Coloniale, ha riferito.
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