sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
11 Settembre 2001 ARCHEOLOGIA
canada.com
Gli archeologi scavano il canale
tempo di lettura previsto 2 min. circa

Importanti scoperte sul fondo del Canale Lachine sono state effettuate fin dall´inizio di agosto, quando un gruppo di archeologi sotto la supervisione di Francoise Veronneau ha proceduto a scavi sistematici.

La città di Montreal ha chiesto a Veronneau di condurre l´inventario preliminare su un territorio di 11.400 metri quadrati di terra a nord del canale. "Questo è il primo sito industriale di Montreal al di fuori della vecchia zona del Porto" ha detto ieri Veronneau, nel corso di un giro al sito con un giornalista.

I ritrovamenti d´archeologia industriale sono stati così promettenti che Veronneau crede che il pubblico potrebbe chiedere di partecipare agli scavi organizzati.

Gli scavi hanno dissotterrato i resti del Mulino originale per la Farina Ogilvie, costruito nel 1837, e le fondazioni della Caledonia Iron Works, la fonderia che produceva i pezzi di ricambio per il mulino.

"Sappiamo cosa dovremmo trovare qui e possiamo programmare il nostro lavoro in modo più proficuo" ha riferito Veronneau.

Il sito è stato abbandonato per decenni e ora nell´area si trovano alberi di mezzo secolo, alcuni con tronchi rosicchiati dai castori. Anche le tartarughe vivono qui.

L´insediamento si espanse dal 1843 al 1484, quando fu installata una nuova diga.

"L´evoluzione del canale industriale rispecchia la nostra rivoluzione industriale" ha ricordato l´archeologo. "L´industria canadese comincia qui. All´inizio, quando fu aperto il canale nel 1825, tutto era idraulico. Tutta l´energia era prodotta mediante lo scorrere dell´acqua nel canale. Ruote verticali, quindi turbine sul fondo, davano forza al mulino.

Con lo sviluppo dell´elettricità e le ferrovie, alla fine del diciannovesimo secolo, il canale divenne il centro dell´area industriale.

Questo insediamento perse poi il suo valore strategico poiché con l´elettricità le industrie potevano essere posizionate ovunque. Lo sviluppo industriale scivolò lungo la cinta ferroviaria che circondava la città".

Per Veronneau, l´emozione di trovare del materiale sottoterra è andato oltre il valore dei singoli oggetti scoperti.

"Voglio sapere come i nostri predecessori vivevano e voglio comprendere i meccanismi dei condotti sotterranei. E´ come dover comporre un puzzle".

Quel che è emozionante nel campo dell´archeologia industriale è "connettere i fatti raccolti sotto terra ai fatti che giacciono registrati negli archivi". Per esempio, per via delle fluttuazioni del livello dell´acqua, le industrie usarono motori a carbone per mantenere inalterato il livello di potenza.

"Non abbiamo trovato ancora nessun motore a vapore, ma sappiamo che ce ne devono essere alcuni, e li cercheremo."