Bourne - Il capo di una comunità indiana Wampanoag, il cui popolo ha abitato la regione di Cape Cod per qualcosa come 10.000 anni, ha firmato ieri un accordo con la Guardia Nazionale del Massachusetts, che prevede dei consulti tra il personale militare e le tribù locali in relazione al trattamento e alla destinazione dei resti umani e dei manufatti rinvenuti nella Riserva Militare di 22.000 acri del Massachusetts.

L´accordo si pone come atto conclusivo dei parecchi anni di relazioni tiepide tra i militari e le tribù Wampanoag, che si erano battuti per decenni circa l´occupazione delle terre, la protezione degli insediamenti e l´acquisizione di reperti archeologici nella riserva militare. Negli anni scorsi, gli ufficiali militari hanno rinvenuto incisioni nella roccia, punte di frecce, ed una varietà di implementi tribali nella riserva. Ci si aspetta di trovare ancora di più, quando si procederà alla pulizia delle terre danneggiate da anni di pratica con l´artiglieria.

"In passato, le relazioni tra le tribù ed i militari sono state tese. Ma ora, abbiamo tentato una mediazione e tutte le parti hanno intenzione di discutere su quel che è meglio per la terra." Ha riferito Marshall, presidente della Tribù Mashpee dei Wampanoag. "Il governo degli Stati Uniti ed i militari non sono mai stati grandi tutori del territorio, ma stanno imparando, e stanno tentando di porre una correzione ai loro errori"

Marshall riferisce che la terra ora usata dai militari ospitava una volta casa un grande insediamento di Indiani Wampanoag, che trascorrevano l´estate lungo la costa dell´oceano e l´inverno nell´entroterra. "Siamo certi dell´esistenza di alcuni siti sepolcrali, qui, e di altri siti di grande rilievo storico per noi Indiani".

Gli ufficiali militari riferiscono di sentirsi onorati di poter collaborare fattivamente con gli indiani.

Molti dei manufatti trovati in passato sono stati conservati all´Università di Boston, e al Laboratorio pubblico di Archeologia di Rhode Island.