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22 Febbraio 2001 ARCHEOLOGIA
cnn.com
Resti di un naufragio suggeriscono antiche rotte commerciali
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HANOVER, Maryland – Esploratori delle profondità abissali hanno annunciato lunedì che i resti di un naufragio, trovati in acque molto profonde del Mediterraneo orientale, potrebbero risalire a 2.200 anni or sono e provare così l´esistenza di antichissime rotte commerciali.

Immagini video riprese da un sommergibile telecomandato hanno mostrato il fondo del mare della zona in cui si trova sparpagliato un grande numero di boccali di ceramica.

"Questo ritrovamento rivoluziona le nostre conoscenze relative al commercio 2.000 anni or sono" ha dichiarato Tom Dettweiler della Corporazione Nautica di base in Maryland.

"Abbiamo trovato più di 2.000 anfore che una volta dovevano contenere vino, olio d´oliva e altri classici prodotti di scambio. Chi sa se il tipo di attrezzi o utensili che troveremo nelle profondità ci fornirà qualche nuovo indizio per rispondere alle molte domande riguardo le antiche civiltà"

Gli esploratori sottomarini hanno trovato il naufragio nel 1999 sotto circa 10.000 piedi d´acqua tra Alessandria, in Egitto, e l´isola greca di Rodi. Entrambe erano antichi nodi commerciali.

Il gruppo nautico era alla ricerca di un sottomarino israeliano che scomparve nell´area circa 31 anni fa. Sono riusciti a trovarlo, ma l´equipaggiamento sonar ha anche rilevato la presenza di altri misteriosi oggetti sul fondo del mare. Gli scienziati dell´Istituto di Archeologia Marina dell´Università del Texas hanno datato il vasellame alla fine del terzo secolo a.C.

Fino ad oggi, molti archeologi ritenevano che i commerci marittimi a quel tempo si svolgessero seguendo la linea costiera e procedendo così da porto a porto. Questa scoperta invece suggerisce che almeno alcuni navigatori seguissero rotte ben più ardite, navigando su acque profondissime.