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21 Marzo 2003 ARCHEOLOGIA
The Seattle Times
Gli studiosi chiedono la protezione delle antichità
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In un fervente appello pubblicato nell´edizione odierna della rivista Science, gli studiosi pregano gli eserciti ed i governi di tutelare quanti più siti archeologici possibile, e di reprimere il saccheggio sistematico di antichità che è già in corso in Iraq.

"Sotto minaccia si trova una parte importante del patrimonio culturale del mondo" ha dichiarato McGuire Gibson, presidente dell´Associazione Americana per la Ricerca a Baghdad e professore all´Univsrità di Chicago. Migliaia di siti archeologici, molti dei quali ancora inesplorati, potrebbero essere decimati nelle battaglie di terra, dai bombardamenti, e specialmente dai saccheggi, ammonisce.

Ad avere maggior necessità di protezione in Iraq sono il Museo Nazionale di Baghdad, ha detto Gibson, come anche il Museo di Mosul.

Salvare le antichità irachene e la gente che lavora con esse è vitale, secondo l´archeologa Elizabeth Stone della Stony Brook State University di New York.

"Tra le varie primissime civiltà della storia di cui abbiamo notizia, quella originaria dell´Iraq è di gran lunga la prima e la più conoscibile"ha dichiarato. Le persone che vissero e lavorarono lì circa 5, 000 anni or sono "abitavano queste larghe città, alcune delle quali sono state oggetto di scavo, ed essi scrivevano sull´argilla. Scrivevano su tutto, e la scrittura non era ristretta a poche persone e a pochi argomenti."

Invece, poiché migliaia di tavolette dure d´argilla iscritte sono state trovate, "abbiamo una profonda conoscenza di questi popoli che vissero tra 4, 000 e 5, 000 anni or sono" ha dichiarato. "Non abbiamo documentazioni simili per alcun altra cultura".

L´Iraq è sempre stato straordinariamente importante per l´archeologia. Conosciuto come la Mezzaluna Fertile, fu la prima culla della civiltà, il luogo in cui le antiche città progredirono per diventare popolazioni più importanti come i Sumeri, Accadici, Babilonesi, Assiri ed altri.

Poiché queste prime culture evolsero rapidamente, aggiunge la Stone, la Mezzaluna Fertile tra il Tigri e l´Eufrate fu dove per prima si sviluppò la scrittura, la ruota girò, le prime città e le prime professioni specializzate –esperi in arti e mestieri- si svilupparono. L´Egitto e la Cina si svilupparono successivamente.

A differenza di molti paesi ricchi di artefatti, dichiarano gli archeologi, l´Iraq è un modello di classe mondiale per ritrovamenti, preservazione, e mostra di antichi artefatti culturali. Gli studiosi sono benvenuti per studiare antichi oggetti.

Nel corso del conflitto, ha aggiunto la Stone, il Museo di Baghdad "potrebbe essere visto come una casa dei tesori relativamente poco controllate, proprio nel centro della città Siamo preoccupati dei saccheggi perché contiene un enorme numero di artefatti e poiché la gente in quello che era una volta uno straordinario dipartimento di ancithcità potrebbe tentare di difenderlo con la propria vita".

Gibson ha dichiarato che egli ed altri hanno informato gli ufficiali del Pentagono dei siti antichi maggiormente esposti e vulnerabili.

"So che l´Esercito Americano è piuttosto sensibile ai siti storici in questo momento" ha detto.

"Sanno che le colline nel sud dell´Iraq sono, al 99%, siti antichi. Sono anche a conoscenza del fatto che sia stato ordinato ai soldati di non prelevare oggetti dai siti".

Ma evitare i siti archeologici sarà difficile, se non impossibile.

Gibson, Stone ed altri stimano che dovrebbero esserci circa 100, 000 siti di potenziali interesse archeologico, alcuni dei quali mai esplorati.