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8 Marzo 2003 ARCHEOLOGIA
The Daily Star on line
Scoprendo l´antico passato urbano di Sidone
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Seppellito sotto i negozi, le case e i quartieri di Sidone si trova una città antica la cui esatta natura è ancora praticamente segreta.

Non vi è dubbio che questa città meridionale abbia avuto una storia vibrante. I commerci di Sidone attraverso il bacino del Mediterraneo, risalenti a 5000 anni fa, sono ben conosciuti per la presenza di prove un po´ dappertutto, particolarmente in Egitto, Creta e Palestina.

Nel corso del primo millennio avanti Cristo, Sidone divenne probabilmente il più ricco centro commerciale sulla costa. I Re dell´impero persiano la usavano come quartier generale, alloggiando importanti ufficiali e cavalleria nella città.

La nostra conoscenza sulla storia della città è basata su fonti diffuse; le registrazioni archeologiche custodite nella stessa Sidone, sommerse sotto strati di abitazioni continue, è quasi completamente inesistente.

Fino ad oggi. Un progetto pionieristico guidato dall´archeologo Claude Doumet-Serhal ha iniziato i lavori nel 1998, su un tratto di terra detenuto dal Dipartimento delle Antichità dal 1967. Gli scavi offrono il primo tentativo scientifico di portare alla luce evidenze dello sviluppo urbano della città.

Fino ad ora lo scavo ha permesso di individuare soltanto un perimetro di base, Doumet-Serhal ha spiegato nel corso di una lettura presso il museo dell´Università Americana di Beirut.

Cocci di vasi e bicchieri al livello del letto di roccia indicano insediamenti della fine del IV millennio a.C. Ciò implica circa altri 1000 anni di tracce di urbanizzazioni più sofisticate e la presenza, principalmente nella forma di attrezzi di cucina standardizzati, di prove di produzioni più raffinate, secondo Doumet-Serhal.

Alcuni oggetti suggeriscono una relazione con Byblos; ad esempio un boccale con un testa di ariete, un motivo molto comune. Ma molto del materiale collega Sidone più da vicino alla sfera commerciale meridionale della Palestina. Entrambe le aree mostrano la stessa riluttanza a ritrarre volti umani, spesso decorando le ceramiche con corpi umani muniti di testa animale.

Solo più tardi vi sono segni di commercio estesi verso nord. Una delle ultime scoperte-chiave dell´anno è una caratteristica, finemente lavorato coppa Minoica, il primo esemplare di esportazioni verso il Libano da Creta, all´interno di un contesto chiuso e datato. Erano oggetti altamente decorativi, probabilmente usati nel corso delle feste.

Vi sono indizi di grande ricchezza anche nelle scoperte dei sepolcri dei guerrieri. Un corpo indossava una serie di anelli ed era seppellito con un´ascia ornamentale, suggerendo che l´antica Sidone avesse la sua divisione di classi superiori di signori della guerra.

Un´altra scoperta, la camera sepolta, rimane un mistero. Non ancora datata, questa struttura sotterranea, distrutta dal fuoco, mostra tracce di manodopera persiana e potrebbe probabilmente rivelare molti più indizi su questa relazione.

Come conclude Doumet-Serhal, questo è solo l´inizio. C´è molto lavoro da svolgere, e, fortunatamente, i fondi lo consentono. Il progetto ha attratto finanziamenti persino da settori privati dell´industria Libanese.

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