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5 Maggio 2002 ARCHEOLOGIA
di Malcom Billings BBC News online
Il clima minaccia i tesori d´Egitto
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tempo di lettura previsto 4 min. circa

Il clima nella valle del Nilo era sempre stato asciutto, garantendo una notevole preservazione degli antichi tesori.

Ma gli archeologi ritengono che stia cambiando e che gli oggetti e le costruzioni che sono sopravvissute per migliaia di anni siano minacciate dalla distruzione. Malcolm Billings si è unito ad un gruppo di archeologi impegnati in scavi nel deserto di Saqqara, a nord del Cairo: questo è il rapporto che ha offerto in esclusiva a BBC news.com

Gli archeologi non hanno possibilità di azione sulla scala perpendicolare all´interno del condotto della tomba. Billings è sceso fino alla camera della tomba principale con il Dr Maartin Raven a circa 20 piedi sotto la superficie.

Un gruppo di operai egiziani riempiva secchi di sabbia e li portava in superficie.

"Questa scena non è cambiata in 150 anni, da quando i popoli hanno iniziato a scavare queste tombe alla ricerca di tesori" ha spiegato il Dr.Raven. "Scaviamo ancora con le nostre mani. Il modo per essere sicuri di non perdere niente, e di non danneggiare niente."

Attorno a noi si trovavano 20 o 30 parti di scheletri e pezzi d´ossa che provengono da più siti tombali nel labirinto di passaggi che inizia al fondo del condotto.

Il deserto qui è una vista notevole. E´ un panorama di salti e avvallamenti e profonde fosse lasciate dai cercatori di tesori e dagli archeologi che per primi esplorarono la zona, nel XIX secolo – coloro che esplorarono l´antica capitale egizia di Menfi.

Gli archeologi oggi non si aspettano di trovare niente di spettacolare. Sanno che i ladri di reperti o i primi esploratori hanno già portato via tutto quello che avesse valore molto tempo fa, ma sperano ancora di trovare indizi sugli occupanti delle tombe.

In una cappella in un´entrata laterale della tomba, hanno trovato qualcosa di sorprendente. Non appena gli archeologi hanno iniziato ad asportare la sabbia si sono visti guardare negli occhi da due meravigliose figure incise nella pietra.

Si trattava di una statua doppia, che, secondo le iscrizioni, apparteneva ad un alto sacerdote e sua moglie, che servirono il faraone Akenaten nel XIV secolo a.C.

Avevano ancora molto della loro pittura originale e non vi erano segni di graffi o incisioni successive su essi.

"Erano state sedute, indisturbate, nello stesso luogo, per più di 3000 anni" ha riferito l´archeologo.

E´ stata una scoperta eccezionale che sarebbe valsa una fortuna nel contrabbando internazionale di opere d´arte. La polizia è arrivata sui cammelli ed è rimasta di guardia fino a quando una scorta ha potuto occuparsi di trasportare la statua al Museo Egiziano del Cairo, dov´è attualmente in esposizione.

Il ritrovamento dell´alto sacerdote pone la questione del proprietario della tomba. Ma dove si trova il suo sarcofago? Sono state condotte attente ricerche nella camera e nei passaggi sottostanti.

Maartin Raven ha preso la sua torcia e si è aperto la strada, inginocchiato per terra, in un labirinto di tunnel. Ha indicato un pilastro di pietra massiccia deputato a sorreggere il tetto.

"Talvolta questi luoghi crollano" ha detto "E´ sempre importante essere molto prudenti".

Più ci allontaniamo, più diventa caldo, e ansimiamo e respiriamo forte lungo il passaggio, sollevando nuvole di polvere. Ci fermiamo presso una cavità sul lato del tunnel. "Questa è l´entrata secondaria" ha detto. Non abbiamo idea del perché fosse qui, ma non è realmente una sorpresa, la roccia sotto il deserto qui è come i buchi nel formaggio svizzero".

Apparentemente si potrebbe ricavare una lunga strada sotterranea seguendo le rotte dei profanatori di tombe, dove loro hanno forato i muri e scavato dissennatamente i loro accessi e condotti.

Sentivo l´aria diventare distintamente fine mentre ci infilavamo nel buco ed in un altro mondo. Una scala guidava ad una camera funeraria nella quale potevamo riuscire a stare in piedi, grazie a Dio.

Gli archeologi ritengono che questa tomba sia almeno 1000 anni più antica della tomba dell´alto sacerdote, ma non vi sono indizi circa il suo proprietario, né se vi siano registrazioni di alcuno che sia entrato qui negli ultimi 150 anni.

La camera era vuota eccetto per un piccolo mucchio d´ossa, che non avrebbe potuto dar luogo ad uno scheletro intero, e un paio di perle che i ladri debbono aver perduto nell´allontanarsi frettolosamente.

Gli archeologi ritengono che chiunque sia entrato qui nel XIX secolo avrebbe dovuto trovare una tomba intatta e avrebbe probabilmente lasciato il sarcofago e la mummia, avendola naturalmente prima sbendata al fine di prelevare i gioielli e gli oggetti preziosi.

Ci potrebbero essere stati altri oggetti fatti di legno. Il fatto che invece fosse vuota, secondo gli archeologi, è il risultato di un cambiamento di clima nella Valle del Nilo.

Da quando è stata edificata la Diga di Assuan negli anni ´50, la diga ha controllato le inondazioni del Nilo e dato agli agricoltori l´irrigazione per tutto l´anno.

Il Dr Raven ritiene che sia il risultato del fatto che i campi non si prosciugano mai. L´umidità, egli dice, penetra attraverso le rocce sotto il deserto, raggiungendo altissimi livelli e provocando la lenta disgregazione di qualsiasi traccia organica.

"Ci sarebbe dovuto essere il sarcofago del sacerdote, qui" dice puntando ad una montagnola di polvere sul pavimento. "Questo è quanto abbiamo trovato, invece che oggetti di legno, solo mucchi di polvere. Per l´archeologia è una tragedia.