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23 Settembre 2001 ARCHEOLOGIA
Ananova
Il villaggio più antico del mondo dissotterrato in Israele
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Gli archeologi israeliani hanno trovato quello che potrebbe essere il più antico villaggio del mondo nel letto prosciugato del Mare di Galilea.

Lo stanziamento risalente a circa 20.000 anni or sono, è venuto alla luce nel corso di una delle peggiori siccità degli anni recenti.

Migliaia di articoli, inclusi capanne, strumenti, e tracce di fuochi, sono stati trovati a Ohalo, sulla riva sud-occidentale, dando una visione unica del popolo semi-nomade che visse qui verso la fine della Prima età della Pietra.

"Abbiamo trovato ciò che ogni ricercatore desidera trovare" ha riferito Dani Nadel, che guida il gruppo di scavo della Haifa University. "Gli oggetti usati nella vita di tutti i giorni, e piccoli artefatti che ci dicono quello che non avevamo mai neppure sognato riguardo alla tecnologia, alla società e all´ambientamento di questi popoli".

Gli oggetti sono in condizioni quasi perfette poiché l´acqua che le ricopriva ne ha prevenuto il decadimento. Il dottor Nadel riferisce che il test al carbonio potrebbe essere usato per raggiungere una datazione ancora più accurata, data la grande quantità di semi e di altri materiali organici ritrovati al sito.

Le capanne di stoppie erano fatte con rami di quercia o di tamerice, con le fenditure riempite con arbusti ed erbe.

"Questi nomadi mangiavano principalmente frutta e pesce" dice il Dottor Nadel. "Stiamo parlando di circa 9000 anni prima dell´inizio dell´agricoltura, prima che si iniziasse ad allevare animali o piante. Ma abbiamo trovato centinaia di migliaia di lische di pesce, quindi erano pescatori. Sapevano anche come cacciare galline d´acqua, uccelli e perfino animali come gazzelle, cervi, volpi e tartarughe."

Il gruppo ha anche trovato lo scheletro di un uomo. Dell´età di 40 anni alla morte, e alto appena 5 piedi, teneva le mani conserte sul petto