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10 Gennaio 2021 ARCHEOLOGIA
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ECCO LA BAIA DELLE MEDUSE, L'UNICA TESTIMONIANZA REALE DELLA PRESENZA VICHINGA IN AMERICA
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ECCO LA BAIA DELLE MEDUSE, L'UNICA TESTIMONIANZA REALE DELLA PRESENZA VICHINGA IN AMERICA

Conosciuto a livello internazionale come "L'Anse aux Meadows", questo particolare sito archeologico è unico nel suo genere. Costruito, probabilmente, intorno al 990-1050, questa località conserva i rarissimi resti del solo villaggio vichingo confermato sul suolo nord-americano, al di fuori della Groenlandia.

"La Baia delle Meduse" venne scoperta per la prima volta dall'esploratore norvegese Helge Ingstad e la moglie Anne Stine nel 1960. Indubbiamente, all'epoca non vi erano precise informazioni sui movimenti dei Vichinghi europei oltre l'oceano Atlantico, come oggi, ma i resti trovati erano chiaramente unici nel loro genere.

I più recenti studi sulle strutture architettoniche norrene, affiancate alle analisi col metodo del carbonio-14, hanno dimostrato come il sito fosse utilizzato dai primi Vichinghi come una semplice base per proteggersi durante i freddi inverni canadesi. Tuttavia, questa sua "poca importanza" non precludeva un mancato interesse da parte dei suoi momentanei abitanti.

E' probabile, infatti, che vi fosse una vivace produzione di manufatti artigianali e bellici in ferro e in legno, oltre alla creazione di tutte quelle parti necessarie per poter riparare le fondamentali navi d'esplorazione.

La particolarità degli edifici presenti in quest'area era che si mimetizzavano perfettamente col suolo. Come potrete vedere nelle ricostruzioni esposte qui sotto, le otto possibili strutture costruite vennero ricoperte con muschio, erba e, più in generale, semplice terra. La loro cornice, invece, era formata da assi di legno.

I dettagli che abbiamo di questo luogo ci vengono forniti anche dalla letteratura, più precisamente dalle Saghe degli Islandesi. Queste sono dei testi in prosa che narrano quasi tutti gli episodi che portarono alla colonizzazione norrena dell'Islanda e della possibile conquista dell'America, ancora prima di Cristoforo Colombo. In particolare, vi sono due scritti da cui si possono evincere i movimenti che portarono i Vichinghi ad approdare nel Canada:

La Saga di Erik il Rosso

La Saga dei Groenlandesi

La parziale veridicità di alcune informazioni ricavate da queste opere viene confermata anche dai testi del cronista medievale Adamo di Brema, che scrisse, nel 1073, un racconto dove veniva citata proprio la momentanea conquista del Vinland (l'odierna isola di Terranova). In esso, lo stesso intellettuale specifica come la notizia dell'effettiva scoperta di questa porzione di terra non fosse una semplice congettura, bensì confermata da colleghi danesi di cui si fidava.