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16 Febbraio 2016 ARCHEOLOGIA
Repubblica.it
Piramidi di Giza, scansioni termiche rivelano ''strane anomalie''
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Una scansione termica delle Piramidi di Giza, in Egitto, ha rivelato particolari anomalie sul lato orientale della Grande Piramide, nota anche come Piramide di Cheope. Lo ha annunciato il ministro dell'Antichità, Mamdouh el-Damaty - docente di egittologia e archeologo - definendo il risultato ''impressionante''. E' il frutto del progetto realizzato da un team della facoltà di Ingegneria dell'Università del Cairo, in collaborazione con HIP Institute di Parigi (Heritage, Innovation and Preservation), basato su un mix di tecnologie, come la termografia a infrarossi, che ha permesso di osservare l'interno di quattro dei monumenti che risalgono a oltre 4500 anni anni fa. Si tratta di uno studio effettuato analizzando la velocità delle fasi di riscaldamento (all'alba) e raffreddamento (al tramonto), per verificare ipotesi di aree vuote dentro le piramidi, attraverso il rilevamento di correnti d'aria interne o differenti materiali di costruzione. Il risultato dell'analisi è sorprendente: le pietre della prima fila risultano uniformi, ma almeno tre hanno temperature più elevate. In corrispondenza di queste è stato notato qualcosa di simile a un piccolo passaggio che porta fino a una zona del terreno con una temperatura diversa. Il ministero lo definisce ''un mistero'' la scoperta e il governo egiziano ha invitato tutti gli egittologi a unirsi nella ricerca per collaborare su quelle che potrebbero essere scoperte eccezionali sull'origine del sito archeologico.