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30 Agosto 2015 ARCHEOLOGIA
ilfattostorico.com
FORSE SCOPERTO IL PALAZZO PERDUTO DELLA SPARTA MICENEA
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Un antico palazzo greco pieno di manufatti e tavolette d'argilla potrebbe essere il palazzo a lungo perduto della Sparta micenea, una delle più famose civiltà dell'antica Grecia.

Il complesso di 10 stanze, chiamato Ayios Vassileios, conserva frammenti di pitture murali, una coppa con testa di toro, un sigillo decorato con un nautilo e diverse spade di bronzo. Il palazzo, che bruciò nel XIV secolo a.C., conteneva diverse tavolette scritte con la Lineare B, una forma arcaica della lingua greca.

Il palazzo si trova a circa 12 km dalla storica Sparta, che comunque fiorì secoli dopo.

La scoperta potrebbe gettare luce sulla fine della civiltà micenea, la cultura del Bronzo che misteriosamente scomparve verso il 1200 a.C. E potrebbe anche avere delle grandi implicazioni sulla formazione del sistema di scrittura della Lineare B.

La misteriosa cultura greca

I Micenei, la cui cultura ispirò forse i poemi di Omero "L'Iliade" e "l'Odissea", cominciarono a prosperare dopo il 1650 a.C. La civiltà lasciò dei bellissimi palazzi, tombe piene di tesori e una collezione di tavolette d'argilla con testi in Lineare B, decifrata negli anni '50.

Per un mistero della storia, la civiltà scomparve 500 anni dopo e la Grecia entrò in una piccola età oscura. Tra le varie ipotesi proposte dagli storici figurano una siccità durata 300 anni e anche un grande terremoto.

Sebbene gli archeologi abbiano un'idea abbastanza chiara della tarda cultura micenea fino al 1200 a.C. circa, conoscono relativamente poco dei secoli precedenti. Tuttavia, nel 2009, gli archeologi scoprirono i resti di un antico sito del XVII secolo a.C. L'intero complesso venne probabilmente distrutto in un incendio alcune centinaia di anni dopo.

Un antico palazzo spartano?

Le rovine si trovano su una collinetta su una pianura spartana, e includono il probabile archivio del palazzo. All'epoca, gli amministratori della burocrazia tenevano dei registri temporanei su delle tavolette non cotte, che sarebbero state riciclate dopo un breve periodo, quale un anno, dice Hal Haskell, archeologo ed esperto di cultura micenea presso la Southwestern University a Georgetown.

L'incendio che colpì il palazzo bruciò anche le tavolette d'argilla, cuocendo il testo in Lineare B in modo permanente. Finora la squadra è stata in grado di identificare sia nomi maschili sia femminili, oltre a resoconti di rapporti commerciali e offerte religiose. La complessità delle documentazioni rivela una cultura altamente sofisticata con una complessa burocrazia, notano gli archeologi.

Una seconda struttura sul sito conservava frammenti di pittura murale, mentre un santuario a est del cortile includeva oggetti religiosi, come idoli di avorio e statuette, un rhyton (un recipiente usato per bere) con una testa di toro, grandi tritoni e molte gemme decorative.

Il complesso riempe un grande vuoto nell'archeologia, dice Haskell, non coinvolto nello scavo.

"La tradizione ci dice che Sparta era un sito importante durante il periodo miceneo. Tuttavia, nessuno aveva mai trovato un palazzo nella pianura spartana, e di certo non uno grande quanto i palazzi di Pilo di Messenia e Micene. Il nuovo sito potrebbe essere il palazzo spartano perduto. Quello che è emozionante sono tutti questi manufatti della Media Età del Bronzo, che suggeriscono la grande importanza del sito".

Per esempio, continua Haskell, le tavolette con la Lineare B si sarebbero trovate solo in un centro amministrativo della cultura micenea. Per dimostrare che si tratti del palazzo spartano, gli archeologi sperano di ritrovare il megaron - il fulcro del palazzo dove il sovrano teneva i ricevimenti.

La scoperta è "altamente significativa", spiega Torsten Meissner, classicista presso l'Università di Cambridge. Tutti gli altri siti famosi che Omera menziona sarebbero stati scoperti. "La Sparta micenea, o dell'età del Bronzo, era l'ultimo 'colpo grosso' ", dice Meissner.

I testi in Lineare B al palazzo potrebbero forzare gli studiosi a ripensare al luogo e tempo dello sviluppo di tale scrittura. Gli storici hanno sempre pensato che la Lineare B derivasse da un scrittura - ancora oggi indecifrabile - nota come Lineare A, usata dall'enigmatica cultura minoica sull'isola di Creta. Le nuove tavolette della Lineare B a Ayios Vassileios sono di cento anni precedenti alle più vecchie tevolette, e dato che esiste un insediamento minoico vicino al nuovo palazzo spartano, gli studiosi potrebbero dover ripensare a dove avvenne il passaggio tra le due scritture.