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8 Febbraio 2015 STORIA
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SCALATE PER LA PRIMA VOLTA LE CASCATE DEL NIAGARA GHIACCIATE
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Una coppia di arrampicatori è riuscita nell'impresa, mai tentata prima, di risalire le famose cascate, ghiacciate a causa del freddo.

Nel corso della storia solo nove persone, incoscienti e temerarie, si sono tuffate dalle cascate del Niagara e sono sopravvissute per raccontalo. Questa settimana, invece, gli scalatori canadesi Will Gadd e Sarah Hueniken sono stati i primi a percorrere la via, ghiacciata, a ritroso.

Martedì la coppia ha infatti risalito le cascate, scalando una formazione di ghiaccio larga 9 metri formatasi lungo il bordo sinistro delle cascate di Horseshoe, alte 46 metri, al confine tra Stati Uniti e Canada.

Le cascate di Horseshoe rappresentano la più grande delle tre cataratte principali del Niagara, e sono considerate le cascate più potenti al mondo. La loro forma a "U" si estende per 670 metri, da Terrapin Point sulla Goat Island di New York fino a Table Rock in Ontario. Dal lago Erie le cascate precipitano nel lago Ontario a una velocità di 113.267 metri cubi al minuto. Durante il vortice polare dello scorso anno le cascate erano in parte congelate, ma mai completamente ghiacciate così da permetterne la risalita.

La scalata

Will Gadd, 47 anni, è un atleta estremo professionista (e National Geographic Adventurer of the Year), che nel corso della sua carriera ha ottenuto numerosi riconoscimenti e medaglie in diverse discipline sportive; ha anche scritto un libro sulle moderne tecniche per scalare il ghiaccio, "Ice and Mixed Climbing: Modern Technique".

"Lui fa sembrare tutto semplice", dice Sarah Hueniken, 34 anni, sua compagna di vita e di arrampicate, "il problema è che gli servirebbero altre dieci vite per realizzare tutto quello che ha sempre sognato".

Gadd ha scalato la parete assicurato a Hueniken, che ha trascorso ore rannicchiata in una grotta di ghiaccio situata lungo il percorso per evitare di essere colpita dai pezzi di ghiaccio.

"Il potere delle cascate è sconcertante", ha detto Gadd dopo aver raggiunto la cima. "Ti fa torcere le budella e ti fa sentire molto, molto piccolo. Non ho mai provato niente di simile".

Il corpo di Hueniken era freddo e rigido quando è finalmente uscita dalla grotta di ghiaccio per seguire Gadd e rimuovere le viti da ghiaccio collocate sulla salita. Appesa a una piccozza con una mano, ha provato a ruotare l'altro braccio, cercando di far nuovamente circolare il sangue nelle dita congelate. Quando è giunta oltre il bordo 45 minuti più tardi, ha trovato ad aspettarla il padre, raggiante di soddisfazione, sul lato canadese del fiume.

Hueniken è cresciuta a 32 chilometri dalle cascate del Niagara, e quando era bambina era una tradizione di famiglia visitare la gola nel giorno della festa del papà: "Da piccola mi sono sempre sentita attratta dal bordo della cascata", ha detto l'esploratrice, "penso che sia nella natura umana essere curiosi riguardo alla gravità, chiedersi che cosa si provi ad andare oltre. È una cosa strana, ma chiunque sia stato alle cascate conosce questa sensazione: quel posto ha una specie di potere sulla gente". Dopo la salita, aggiunge: "Per me aver raggiunto questo traguardo questo significa tantissimo, perché questi sono i luoghi in sono cresciuta".

La sfida

Gadd ha classificato la salita come di grado 6, appena un gradino sotto la massima difficoltà nelle arrampicate su ghiaccio. La sfida più difficile però non è stata la salita in sé, quanto ottenere i permessi per tentare l'impresa.

Come attraversare le cascate a bordo di un barile o di altri mezzi, arrampicarsi nel Niagara Falls State Park è illegale su entrambi i lati del confine; Tom Watt, sovrintendente dl parco per lo stato di New York, afferma che prima di Gadd nessuno si era mai preso la briga di chiedere i permessi.

Al momento della richiesta, però, i tempi erano maturi. Il Governatore Andrew Cuomo si era da poco impegnato a investire, nel corso di dieci anni, un miliardo di dollari nella regione Buffalo-Niagara. Il progetto, chiamato "Buffalo Billion", ha lo scopo di rilanciare l'economia dello stato di New York e l'impresa poteva richiamare l'attenzione del mondo sull'area.

Watt si è quindi detto incoraggiato a prendere in considerazione la proposta di Gadd: la salita poteva essere un'occasione per mostrare la bellezza delle cascate del Niagara in inverno, il periodo dell'anno in cui di solito ci sono meno visitatori. "Senza nulla togliere a Will, a mio parere la star di questo spettacolo è la cascata", ha detto Watt.

Una cascata pericolosa

Meta rinomata per le gite familiari come per le lune di miele, nel corso del tempo le cascate del Niagara Falls hanno attratto anche molti spericolati. Annie Taylor, un'insegnante di 63 anni, è stata la prima persona a lanciarsi dalle cascate a bordo di un barile nel 1901.

"Nessuno altro dovrebbe provarci", ha detto Taylor una volta ai piedi delle cascate, malconcia e sanguinante. In 114 anni, altre 14 persone hanno però ripetuto questa bravata, e cinque di loro sono morte: tuffarsi dalle cascate è illegale, e quelli che sopravvivono vengono arrestati e multati.

Il tenente Patrick Moriarty, che da 30 anni lavora nella New York State Park Police ed è co-leader della squadra di soccorso del parco, dichiara: "Spero solo che quando le persone vedano le immagini di Will che scala le cascate capiscano che non è un'arrampicata per dilettanti e che nessun incosciente decida di ritentare l'impresa".

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