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22 Settembre 2014 ARCHEOLOGIA
ilfattostorico.com
TROVATI TRE CEPPI DI ANCORE ROMANE IN PUGLIA
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Al largo di Torre Castelluccia, a Pulsano in Puglia, sono stati recuperati tre ceppi di ancore in piombo di epoca romana. Il Servizio Subacqueo della Soprintendenza e i Sommozzatori del II Nucleo della Stazione Navale Guardia di Finanza di Bari li avevano individuati ad una profondità di circa 30 metri.

Il recupero dei reperti archeologici è stato solo l'ultimo atto di un'intensa attività di ricerca subacquea avviata in seguito alla segnalazione di un cittadino.Questo significativo rinvenimento costituisce un ulteriore tassello utile alla ricostruzione della storia delle rotte marittime che sin dall'antichità, senza soluzione di continuità, hanno collegato le coste del Mediterraneo ed in particolare il litorale ionico, intensamente popolato sin dall'epoca preistorica. Tutto il litorale tarantino risulta costellato da reperti isolati o relitti, come ad esempio, per citare i più consistenti ritrovamenti, il relitto con carico di laterizi di Torre Saturo, il relitto con sarcofagi di marmo recuperato negli anni '60 a Torre Sgarrata, i due relitti spiaggiati a Lido Silvana ancora sommersi, i sarcofagi semilavorati in marmo di San Pietro in Bevagna e le colonne in marmo rinvenute a Porto Cesareo.

A questi si aggiungono numerosi reperti provenienti da diverse località, sicuramente da mettere in relazione con naufragi di imbarcazioni non ancora rinvenute. I ceppi d'ancora recuperati, una volta restaurati, potrebbero fornire ulteriori informazioni relative a possibili iscrizioni, come di frequente attestato in altri esemplari di simile tipologia. Proseguono ulteriori approfondimenti ed indagini nell'area circostante al rinvenimento, che potrebbero rivelare la presenza di altri reperti e ulteriori preziose informazioni circa la storia del litorale della Provincia Jonica.

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