Studiando il modo in cui le formiche "pazze" si difendono dalle formiche di fuoco, gli scienziati hanno scoperto una nuova sostanza mai osservata finora in natura
Tra le varie specie di formiche esistenti, le formiche di fuoco sono sicuramente quelle con un organizzazione davvero formidabile, il loro veleno è in grado di eliminare con grande efficacia le loro rivali a sei zampe. Pur essendo innocuo per l'uomo, è molto potente per gli esemplari simili a loro e le rende anche molto famose per il modo di combattere, aggrediscono la preda senza rifletterci su e si allontananano in fretta dopo averla colpita. Tuttavia ad oggi esiste un loro degno rivale che sembra difendersi molto bene dai loro attacchi, parliamo della famosa formica pazza o di Raspberry, nome del disinfestatore che le ha scoperte nel 2002. Questa formica ha fatto molto parlare di se negli anni precedenti e, si sta espandendo a macchia d'olio conquistando nuovi territori nella regione della Costa del Golfo, sembra che nulla riesce a fermarle, nemmeno il tanto pericoloso veleno usato dalle loro rivali.Recenti studi hanno dimostrato che le formiche pazze sono in grado di secernere dell'acido formico, una sostanza che neutralizza il veleno delle formiche di fuoco. In questi mesi, i ricercatori hanno effettuato un ulteriore passo avanti nella ricerca scoprendo che, quando il nemico viene neutralizzato attraverso questo acido, il veleno si trasforma in una sostanza viscida mai osservata finora in natura. Questa sostanza, descritta dalla rivista tedesca, Angewandte Chemie, è il frutto tra gli alcaloidi chimici base, contenuti nel veleno e nell'acido formico che lo neutralizza. Secondo gli autori dello studio, si tratta di un liquido ionico tipo sale, fuso ad una temperatura inferiore ai 100 gradi Celsius. In questi casi la temperatura di fusione si avvicina molto a quella ambientale, il che spiega perchè il sale si trova allo stato liquido. Mentre molti liquidi ionici sono creati industrialmente per sviluppare solventi o fluidi conduttivi, questa è la prima volta che i ricercatori li hanno osservati in natura. Un fatto che loro stessi descrivono come "curioso". Altri liquidi ionici potrebbero essere trovati in natura e si pensa che possano regolare importanti funzioni biologiche. Un'ulteriore prova che la natura può essere una vera fonte di ispirazione per gli scienziati.
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