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14 Febbraio 2014 ARCHEOLOGIA
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SCOPERTA NECROPOLI ROMANA SOTTO LA GALLERIA DEGLI UFFIZI
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Un tesoro nascosto che è allo stesso tempo una testimonianza di momenti drammatici che forse ancora non conoscevamo della storia d'Italia. Una straordinaria scoperta nel sottosuolo di Firenze, sotto alla Galleria degli Uffizi. Nell'ambito dei lavori nel complesso monumentale degli Uffizi, si legge sul sito del MIBACT, sono emerse numerose testimonianze relative a varie fasi della storia di questa porzione della città, dall'età tardo romana fino all'impianto architettonico vasariano della seconda metà del XVI secolo. Da quanto emerge dalle indagini fino ad oggi condotte - si spiega - sono state rinvenute soltanto tracce di frequentazioni sporadiche pertinenti ad attività di scarico, come testimoniato dal rinvenimento di accumuli di materiali edilizi e lapidei relativi alla fase di ampliamento urbano della fine del I - inizi II secolo d.C. Questa frequentazione, verosimilmente legata alle fasi di "secca" dell'Arno e caratterizzata da scarichi di materiali di risulta, si interrompe nel momento in cui l'area viene utilizzata come necropoli (inizi V - metà VI secolo).

La collocazione del cimitero sopra un rilievo nei pressi del fiume, in una zona comunque oggetto di inondazione nelle fasi di maggiore portata, e la posizione, talvolta scomposta, degli inumati deposti affiancati testa-piedi, sono chiari indizi di inumazioni realizzate in fretta probabilmente in concomitanza con l'insorgenza di un'epidemia. Altri elementi che concorrono a rendere realistica l'ipotesi dell'epidemia sono la vicinanza delle fosse tra loro e l'orientamento non omogeneo degli inumati, indizi di un'attività cimiteriale concentrata in un arco temporale molto limitato e tesa al massimo sfruttamento dello spazio disponibile per le sepolture. Appare verosimile che l'evento drammatico che ha determinato la realizzazione di questo cimitero d'emergenza sia da collocare nella stagione calda, quando il fiume in secca si ritirava nella parte sud dell'alveo rendendo praticabile il suolo formato dai suoi sedimenti, depositati durante le fasi di piena invernale in sponda destra.

Ma non basta, perché altre importanti novità sono venute alla luce e potrebbero imprimere una svolta nella comprensione di un intero periodo storico della città di Firenze; dagli scavi archeologici nell'area di Levante degli Uffizi è emersa la fotografia istantanea di una catastrofe di proporzioni immani che ha colpito Firenze in età altomedievale. Una catastrofe - spiega il MIBACT - che ha sicuramente contribuito al noto lungo periodo di decadenza della città e alla sua quasi scomparsa dalla storia, ma forse anche da sola sarebbe sufficiente a spiegarlo. Quella che oggi è visibile è solo una piccola porzione di un'area cimiteriale vasta, costituita da numerose tombe a fossa multiple, stipate una accanto all'altra. In ognuna di esse i defunti furono deposti pressoché simultaneamente, o in un brevissimo arco temporale.

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