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20 Gennaio 2014 ARCHEOLOGIA
di Carlo Avvisati http://www.ilgiornaledellarte.com
Tra numismatica e archeologia: a Milano un'eredità salvata
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Milano. È visitabile sino al 20 dicembre, nelle sale dell'Antiquarium "Alda Levi" di Milano la mostra numismatica "L'eredità salvata. Istituzioni, collezioni, materiali a Milano tra numismatica ed archeologia". Suddivise in tre sezioni, sono esposte monete uniche per importanza scientifica, culturale e conio. La prima sezione si articola in ulteriori segmenti: monete salvate, monete acquistate e monete donate. Vengono esposte sia monete acquisite con sequestri effettuati sul territorio nazionale sia quelle pervenute attraverso acquisizioni coattive, oltre alle monete frutto di donazione allo Stato italiano.

La seconda sezione mostra, invece, una scelta selezione delle monete recuperate quasi con cadenza giornaliera nei siti archeologici. Questa sezione offre un esempio lampante di come le monete assumano un diverso significato dall'atto del rinvenimento al momento in cui entrano a far parte della storia di una civiltà o di un periodo.

L'ultimo settore fatto di conii inseriti in collezioni storiche e di forte interesse numismatico mostra la ricchezza delle raccolte storiche della Lombardia, oltre a una selezione della celebre raccolta a tema teatrale di Jules Sambon, esperto, mercante, studioso e collezionista, acquisita dallo Stato italiano nel 1911.

La mostra, che è curata da Grazia Maria Facchinetti e Francesco Muscolino, della Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia e da Serafina Pennestrì, della Direzione Generale per le Antichità, è stata promossa dalla Direzione Generale per le Antichità con l'Osservatorio per i beni numismatici di interesse archeologico ed è stata realizzata in collaborazione con le Soprintendenze per i Beni Archeologici della Lombardia e del Piemonte e del Museo Antichità Egizie.

"La nostra, sottolinea Serafina Pennestrì, è una vera riscossa all'insegna dell'innovazione nella tutela, fruizione e valorizzazione del patrimonio numismatico italiano, che fa da apripista per altri settori dell'archeologia, e che sta coinvolgendo anche le categorie dei commercianti e dei collezionisti per una cultura della tutela e della comunicazione dei nostri beni numismatici, forse i più esposti, che stenta ad affermarsi nel nostro Paese".

Una particolarità dell'esposizione è la possibilità di collegarsi, tramite tablet o smartphone, al sito www.numismaticadellostato.it, e di consultare, quindi, in tempo reale sia le schede dei singoli pezzi nella sezione Vetrine sia di leggere gli approfondimenti sulle diverse tematiche pubblicati nel catalogo della mostra.

La mostra è aperta il giovedì, venerdì, sabato dalle 9.00 alle 14.00