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20 Giugno 2013 ARCHEOLOGIA
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TROVATE OLTRE 400 SPECIE DI ANIMALI OFFERTI IN UN TEMPIO MAYA
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Nell'antica capitale azteca di Tenochtitlan (l'attuale Città del Messico) la grande piramide conosciuta come Templo Mayor torreggiava al centro del recinto cerimoniale dove - a partire dal XIV secolo - gli Aztechi iniziarono a compiere le loro offerte rituali agli dei, seppellendo i corpi degli animali che avevano un particolare significato simbolico.

Oggi i resti di questo sacro recinto si trovano proprio al centro della capitale messicana. Gli archeologi, che vi hanno lavorato per più di tre decenni, hanno scoperto moltissime informazioni sulla cultura azteca, sottomessa nel 1519 dal conquistatore spagnolo Hernán Cortés.

Secondo un recente rapporto dell'Istituto Nazionale Messicano di Antropologia e Storia (INAH), le deposizioni rituali venute alla luce finora sono almeno 160 e circa 60 tra queste contenevano resti animali, alcuni tipici della zona e altri provenienti da altre regioni giunti come tributi o tramite attività commerciali. Per gli esperti queste offerte sarebbero state fatte tra il 1440 e il 1520, probabilmente in occasione delle diverse fasi costruttive del Templo Mayor e dei vicini edifici religiosi, tra i quali i due santuari dedicati a Tlaloc, il dio della pioggia, e Huitzilopochtli, il dio della guerra, che sorgevano proprio in cima alla piramide.

Ecco una carrellata delle innumerevoli creature - piumate, squamose, coperte di pelliccia o protette da una conchiglia - che furono sacrificate a Tenochtitlan e descritte di recente da Norma Valentín Maldonado, biologa dell'INAH, durante una conferenza al Museo del Templo Mayor.

Pesci, crostacei e molluschi

Tra gli animali più presenti vi sono i molluschi. I ricercatori hanno individuato infatti più di 300 specie, provenienti dagli oceani Atlantico e Pacifico. I pesci, pescati lungo le coste atlantiche, rappresentano il secondo gruppo più numeroso con 60 specie identificate. Nel cosmo azteco, gli animali acquatici probabilmente rappresentavano l'oltretomba.

Volatili

Le 26 specie di uccelli, tutte locali o che migravano a Tenochtitlan durante l'inverno, includono colombe, quaglie, aironi, colibrì, gufi, falchi, tacchini, anatre, galli cedroni, aquile reali e spatole rosate. Tucani, quetzal e picchi arrivavano invece da altre regioni. Probabilmente ogni specie aveva un significato specifico nella visione azteca del mondo. L'aquila reale, per esempio, era associata al sole visto che vola molto in alto nel cielo. Ancora oggi questo uccello appare sulla bandiera messicana in omaggio alla cultura azteca.

Rettili

Dei sei tipi di tartarughe individuate, una - Trachemys scripta - era originaria dei fiumi che attraversano gli stati messicani del Tabasco, del Campeche e del Chiapas, due provenivano dalla nella regione Tenochtitlan e tre dalle coste di Veracruz e Yucatán.

Tra i sei tipi di serpenti vi è anche una specie di serpente a sonagli, Crotalus colossus, che era diffusissimo nella regione.

Le quattro specie di lucertola erano tutte autoctone mentre le due specie di coccodrillo identificate provenivano dalle paludi vicine al Golfo del Messico e da alcuni fiumi vicino alle coste del Pacifico.

Mammiferi

In questa categoria spiccano i grandi felini. Gli archeologi hanno contato 13 puma, che si ritiene rappresentassero il sole per la loro pelliccia dorata. I due giaguari - provenienti dalle regioni tropicali meridionali - venivano invece associati alla notte: il loro mantello rappresentava il cielo punteggiato dalle stelle. Gli archeologi hanno identificato anche sei lupi.

Tra le numerose creature caratterizzate da pellicce spettacolari, gli studiosi hanno scoperto le prove di un'antica forma di tassidermia: alcuni resti scheletrici possiedono infatti solo alcuni elementi chiave - ossa facciali, radio, artigli e l'ultima vertebra della coda - che forse venivano combinati con della pelle lucida così da ottenere un modello realistico destinato a durare per l'eternità.

Alcuni esempi delle offerte animali sono ora in mostra al Museo del Templo Mayor.