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11 Marzo 2012 PALEONTOLOGIA
di Giuseppe LEMBO http://www.archeomolise.it
14700 anni fa i crani venivano utilizzati come tazze
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Ritrovamenti archeologici datati a 14700 anni fa hanno dimostrato che antenati umani della contea inglese del Somerset in Gran Bretagna hanno utilizzato crani umani come tazze o coppe. La scoperta arriva dai ricercatori del Natural History Museum di Londra, guidati dalla paleontologa Silvia Bello. "E' il più antico esempio finora documentato di ossa craniche usate come recipienti. Altri casi risalgono a tempi più recenti ma provengono da siti più lontani come le Isole Figi e l'India", spiega Bello. "Abbiamo analizzato cinque crani: il primo appartenente ad un bambino di tre anni, gli altri sicuramente di due adolescenti, un adulto e un anziano. Ciascuno dei teschi presentava varie incisioni, segni di tagli e ammaccature che suggerirebbero una precisa attività manuale di pulizia. Prima venivano tolti i capelli e le parti carnose, attraverso l'uso di pietre. Poi i crani erano privati delle ossa facciali, mentre la base veniva meticolosamente scheggiata e lavorata per raddrizzare e smussare i bordi rotti e spigolosi" continua Silvia Bello.

Ci sono molti esempi di pratiche simili e storicamente note: il filosofo greco Erodoto racconta di calici sciti ricavati dai crani risalenti all'VIII secolo a.C. Anche i popoli della Russia meridionale erano soliti bere dai teschi dei loro nemici morti, così come facevano anche le popolazioni del sito agricolo di Herxheim in Germania, nel primo neolitico. Lo scopo era rituale: far bere i vincitori dal teschio dei soldati sconfitti era infatti segno di vittoria. Infine da ricordare anche l'uso, da parte degli aborigeni australiani, di crani umani per i rituali religiosi.