sei in Home > Archeologia > News > Dettaglio News
7 Marzo 2012 ARCHEOLOGIA
di Demetrio Manolitsakis http://ansamed.ansa.it
IN MOSTRA IL RELITTO DI ANTIKITHERA
FOTOGALLERY
tempo di lettura previsto 3 min. circa

Fra i reperti anche il famoso e misterioso "meccanismo".

A distanza di oltre un secolo dalla scoperta casuale - come succede spesso nel campo dell'archeologia - del relitto di Antikythera, i reperti archeologici portati allora alla luce si potranno vedere esposti tutti insieme grazie ad una mostra organizzata dal Museo Archeologico Nazionale di Grecia dal titolo "Il relitto di Antikythera - La nave - I tesori - Il meccanismo". La mostra sara' inaugurata il prossimo 5 aprile e rimara' aperta sino alla fine di aprile 2013. Si tratta di 378 reperti fra i quali sculture, vasi di argilla e di bronzo, monete, gioielli, frammenti della nave e, naturalmente, il famoso meccanismo di Antikythera, considerato il piu' antico computer mai realizzato. "Il piu' antico esemplare della tecnologia sopravvissuto e che cambia completamente le nostre conoscenze circa l'antica tecnologia ellenica", affermo' parlando di questo misterioso oggetto il suo primo studioso, il fisico e matematico britannico Derek De Solla Price. Fra i reperti esposti nella mostra ci saranno inoltre piatti, brocche e anfore con la base acuta usate per il trasporto di acqua, olio, vino e cibi secchi necessari per i lunghi viaggi.

Fra le sculture, il visitatore potra' ammirare una statua di Ermes considerata del 1/o secolo a.C. a grandezza naturale (e' alta m. 1, 93) su cui e' visibile l'erosione dovuta alla lunga permanenza sott'acqua. Probabili autori della statua sono ritenuti artisti della scuola di Policlitos, come Cleon, Alypos e Polyclitos III. L'originale in bronzo e' datato intorno al 360-350 a.C. Il direttore del Museo Archeologico Nazionale, Nikos Kaltsas, parlando al settimanale To Vima circa il carico della nave, ha spiegato che l'imbarcazione trasportava "decorazioni per la villa di qualche ricco romano oppure oggetti destinati alla vendita". "Lo testimonierebbero - secondo Kaltsas - i gusti raffinati di coloro che le avevano ordinate oppure degli eventuali acquirenti e, nello stesso tempo, segnalerebbero per la prima volta il fenomeno del commercio di opere d'arte che in seguito avrebbe assunto vaste dimensioni nella civilta' occidentale".

Le sculture di marmo riaffiorate dal relitto di Antikythera si possono distinguere in quattro categorie in base al loro stile: la prima comprende le sculture copie o varianti di opere importanti dell'antichita' classica. La seconda, creazioni classiche che fondono elementi e composizioni di diversi periodi, arricchiti con le caratteristiche dell'arte ellenistica. La terza comprende opere con intensi ricordi delle creazioni del primo e medio periodo ellenistico, e la quarta creazioni originali del tardo periodo ellenistico.

Il relitto venne scoperto casualmente da un gruppo di pescatori di spugne che, a causa del mare agitato, furono costretti a fermarsi nell'isola di Antikythera, nel Sud del Peloponneso, per aspettare il ritorno del bel tempo. Era il Martedi' Santo della Pasqua del 1900 quando uno del gruppo, di nome Ilias Lykopantis, si tuffo' in acqua in cerca di spugne.

Arrivato ad una profondita' di circa 50 metri, l'uomo si trovo' di fronte al relitto con il suo carico sparso tutto intorno. Il naufragio era avvenuto tra il 50 ed il 60 a.C. I primi reperti furono riportati in superficie tra il 1900 e il 1901 e tutti gli altri molto piu' tardi - nel 1976 - con l'appoggio della nave oceanografica di "Calypso" dell'esploratore francese Jacques-Yves Cousteau. (ANSAmed).