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28 Febbraio 2012 ARCHEOLOGIA
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REPERTI NEOLITICI SCOPERTI IN LIGURIA
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Interessanti reperti archeologici, risalenti all'età neolitica recente sono stati scoperti nell'area residenziale della frazione villanovese di Coasco durante alcune operazioni di scavo.

I sondaggi da parte dei tecnici del Ministero per i Beni e le Attività Culturali sono partiti a fine dicembre 2011, per proseguire in tutto il mese di gennaio 2012, periodo in cui sono stati ritrovati diversi resti di coccio risalenti all'età neolitica e alcune perle appartenenti al periodo dell'Età del Bronzo, a testimonianza che la piccola frazione del paese fortificato della Val Lerrone fosse già abitata milioni di anni fa.

Secondo gli esperti, i materiali ed i dati recuperati sono attribuibili ad un insediamento all'aperto dell'età neolitica recente, che non solo è il primo ad essere stato individuato nella piana retrostante Albenga, ma in assoluto nell'intera Liguria.

Nei giorni scorsi, il sovrintendente Bruno Massabò ha inviato una lettera all'amministrazione comunale per chiedere una collaborazione alla valorizzazione e tutela del patrimonio scoperto.

Un invito accolto positivamente dai responsabili del Comune che hanno già annunciato la propria disponibilità.

"Siamo contenti di questo ritrovamento perché è un ulteriore occasione per approfondire la nostra storia - dichiara il vicesindaco Pietro Balestra -. Si tratta di una scoperta importantissima, collaboreremo con il Ministero affinché si possa scoprire se nell'intera fascia esistano insediamenti più vasti. L'area residenziale in cui sono stati trovati i reperti dovrà essere monitorata e bisognerà verificare se si potrà costruire liberamente o si dovranno effettuare ulteriori analisi. Abbiamo accolto questa scoperta non come una criticità ma come valore aggiunto per l'intero paese. L'amministrazione è pronta ad organizzare un convegno in collaborazione con la Sovrintendenza per illustrare e sensibilizzare la cittadinanza l'effettivo valore ritrovato. Incaricheremo un architetto archeologo che possa approfondire questo tema. Ci auguriamo che ulteriori indagini e futuri ritrovamenti ci consentano di costruire un vero e proprio sito archeologico da visitare".