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2 Febbraio 2012 SCIENZA
di Christine Dell'Amore http://www.nationalgeographic.it
Gli insaziabili pitoni "alieni" delle Everglades
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tempo di lettura previsto 3 min. circa

Il pitone delle rocce indiano, una specie invasiva di origine asiatica, sta sterminando i mammiferi e gli altri animali delle celebri paludi della Florida .

Non risparmia nessuno. Conigli, linci rosse, neppure i cervi (foto sopra): una sottospecie di pitone indiano, Python molurus bivittatus, sembra stia divorando tutti i mammiferi del Parco nazionale delle Everglades, le celebri paludi della Florida.

Da quando nel 2000 questo enorme animale, comunemente noto come pitone delle rocce indiano, ha preso piede in Florida, il numero di molti animali prima presenti in abbondanza è precipitato; e alcuni, come i conigli dalla coda di cotone, potrebbero essere scomparsi del tutto da alcune aree.

Gli studiosi già sapevano, avendo dissezionato un pitone di 6 metri, che questi serpenti si nutrono di un'ampia varietà di animali presenti nelle Everglades. (A destra, il pitone "esploso" per aver cercato di mangiare un alligatore)

Spesso tenuti in casa come animali domestici, questi pitoni sono una delle nove specie di serpenti costrittori importati a milioni negli Stati Uniti negli ultimi trent'anni, rivela lo U.S. Fish and Wildlife Service. Molti di questi animali sono poi sia stati rilasciati in natura, che scappati dalle abitazioni, diventando così una specie aliena invasiva.

Ora, per la prima volta, "è stato condotto uno studio che mostra l'impatto di questi serpenti sulla popolazione di animali da preda - e questo impatto purtroppo sembra alquanto drammatico", dice il responsabile della ricerca, l'erpetologo Michael Dorcas del Davidson College, in North Carolina. "Abbiamo dato il via alla ricerca perché non vedevamo più in giro un sacco di animali", racconta Dorcas. Ma "quando abbiamo iniziato a fare i conti, siamo rimasti sbigottiti".

Strade deserte

Ai fini della ricerca, Dorcas e colleghi hanno rilevato il numero di animali trovati sulle strade vivi o morti dal 2003 al 2011. Questi numeri offrono una stima di quanti animali di una determinata specie siano presenti in una data area. Poi i ricercatori li hanno messi a confronto con un rilevamento simile effettuato nel 1996 e nel 1997.

Prima del 2000 era normale avvistare sulle strade dopo il tramonto conigli, volpi rosse e grigie, opossum, procioni e cervi codabianca. Ma nel rilevamento 2003-2011, effettuato su circa 57.000 chilometri di strade, è emerso un "drammatico calo" nell'avvistamento dei mammiferi, afferma la ricerca, pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

Gli avvistamenti di procioni ad esempio sono diminuiti del 99, 3 per cento, degli opossum del 98, 9 per cento, e delle linci rosse dell'87, 5 per cento. Durante il rilevamento inoltre, i ricercatori non hanno avvistato né volpi né conigli.

Altrettanto preoccupante, dice Dorcas, è quello che potrebbe essere accaduto a specie già a rischio, e quindi più difficili da avvistare. Ad esempio, non è ancora noto se il serpente abbia già messo gli occhi sulla pantera della Florida, una sottospecie di puma considerata a rischio di estinzione dallo U.S. Fish and Wildlife Service.

Ma "non è affatto irragionevole immaginare che un grande pitone possa mangiare uno di questi felini": nel Sudest asiatico questi serpenti mangiano addirittura i leopardi.

Un impatto ancora non misurabile

È difficile prevedere che effetti avrà il declino nelle popolazioni di mammiferi sulle Everglades, dice Dorcas. Ma alcune specie potrebbero perfino beneficiare della voracità dell'animale: ad esempio il numero di tartarughe, che rimane basso a causa dei procioni, potrebbe aumentare enormemente nei prossimi 20 anni.

Nel frattempo però, alcuni gruppi ambientalisti si stanno mobilitando per arrestare la diffusione del pitone delle rocce indiano in Florida. La "Python Patrol" (pattuglia pitone) di Nature Conservancy, ad esempio, sta cercando di impedire che il serpente si diffonda anche nelle Florida Keys.

Inoltre, il 17 gennaio il ministero dell'Interno USA ha annunciato la messa al bando delle importazioni e dei trasporti fra stato e stato di quattro specie di serpenti alieni invasivi, tra cui il pitone delle rocce indiano.

"Abbiamo intrapreso delle azioni incisive per combattere la diffusione del pitone e di altre specie non native che minacciano le Everglades e altre aree degli Stati Uniti", ha annunciato il ministro Ken Salazar. "Non esiste un'unica soluzione a queste sfide ambientali, ma la messa al bando e il divieto di trasporto di questi serpenti rappresentano un passo fondamentale".

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