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11 Gennaio 2012 MISTERO
MondoRaro Magazine
Messico: Italiani costruiscono villaggio aspettando la fine del mondo
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Misterioso villaggio in costruzione, a prova di ogni eventuale catastrofe naturale, sulle rive di una laguna artificiale nello Yucatàn in Messico. Si tratterebbe di un gruppo 70 di facoltosi italiani, appassionati di catastrofismo che avrebbero deciso di salvarsi dalla imminente fine del mondo che dovrebbe accadere nel 2012, almeno secondo una antica leggenda Maya. L'area si estende per un perimetro di circa 800 ettari ed è stata acquistata due anni fa. La città che ha già un nome: Las Aguilas, pare non sia stata realizzata a caso proprio in quella zona, poiché sembra che l'individuazione del luogo sia scaturito da un sogno premonitore di una delle persone che hanno poi acquistato la loro parte di terreno per fabbricare le casi anti-finedelmondo. La donna, autrice del sogno premonitore, sarebbe stata sospinta da una misteriosa forza invisibile, a recarsi in quella parte del mondo che si chiama Xul che è abbarbicata in piena foresta ed il suo nome evoca antichi arcani. Infatti Xul è un nome Maya che significa 'Fine' oppure 'Finale' e c'è d'aggiungere che Xul è ubicato vicino ad un antico insediamento Maya il cui nome è Kiuic. La città-rifugio post fine dei tempi di Las Aguilas, stando ad alcune informazioni trapelate, pare sia stata progettata da un architetto del luogo che si chiama Karina Valle la quale ha realizzato 24 edifici con pareti di di 60 centimetri di spessore in materiali speciali in grado di sopportare cambiamenti di temperatura estremi, radiazioni, fuoco o inondazioni. L'architetto ha dichiarato che gli italiani non pensano che stia arrivando la fine del mondo, ma che il 2012, la data indicata nella profezia Maya, sia indicativa di una catastrofe naturale e hanno deciso di rifugiarsi qui per proteggersi. A capo dello strano progetto pare ci sia una psicologa italiana che al momento risiederebbe a Veracruz poiché sembra che stia eseguendo una specie di 'ritiro spirituale' e che abbia comunque deciso di stazionare nel luogo per assicurarsi che tutto proceda come da previsioni. Stupiti sono gli abitanti dei luoghi circostanti i quali hanno giurato di aver visto negli ultimi tempi, gruppi di persone che pregavano inginocchiate vicino agli alberi ogni giorno. Gli italiani già insediati nella città pare che escano molto raramente dal luogo che secondo qualcuno è costantemente sotto controllo. Il sindaco della città omonima di Xul ha dichiarato che debba trattarsi di persone ricchissime perché hanno costruito case bellissime e molto costose. Il più preoccupato di tutti è il Dottor Gaspar Baquedano López, direttore del reparto suicidi dell'ospedale psichiatrico che ha dichiarato che questo gruppo di italiani potrebbe innescare una psicosi locale. Ad ogni modo la psicosi da catastrofismo pervade le menti umane di tutti i tempi, si pensi a ciò che è accaduto nel 2000, quando ci si aspettavano catastrofi di ogni genere ed in qualche caso in varie parti del mondo si è assistito a suicidi di massa, principalmente avvenuti nell'ambito di sette. Il business però anche in questi casi la fa da padrone, infatti una nota società di Pontedera, la Matex Security Projects, pare che si sia messa a realizzare e a vendere dei bunker anti-finedelmondo. Si tratta infatti di costruzioni che possono agevolmente resistere ad inondazioni, attacchi chimici e batteriologici. La direzione marketing della Matex ha già reso noto che in vista del 2010 già un migliaio di persone hanno ordinato versioni personalizzate dei costosissimi bunker