Un antico cimitero in Polonia sta progressivamente rivelando la complessa e misteriosa storia del "Giovane Guerriero", un ragazzo di circa 20 anni sepolto un migliaio di anni fa nei pressi di Bodzia, a 150 km da Varsavia.
Gli scavi nella sepoltura del Giovane Guerriero non hanno solo riportato alla luce una quantità incredibile di oggetti preziosi vecchi di un millennio, ma stanno rivelando un mix finora sconosciuto di culture scandinave ed est-europee.
La tomba del Giovane Guerriero è insolitamente spaziosa per una sepoltura slava, e più simile ad una scandinava. Il fatto che il corpo sia stato rinchiuso in una bara di legno rinforzata da inserti in ferro è un parallelo con alcune bare del XI-X° secolo scoperte in Moravia, nell'attuale Repubblica Ceca.
Il Giovane Guerriero era di certo una persona di rango elevato. La mascella fratturara e il cranio segnato da profonde ferite lasciano pensare ad una morte violenta, verificatasi probabilmente durante uno scontro armato, ma non è possibile sapere di più sulle circostanze del decesso di questo antico guerriero.Quello che ha incuriosito gli archeologi, tuttavia, non è la causa della morte del Giovane Guerriero, ma l'insolita pratica di sepoltura che venne applicata per l'inumazione del suo corpo, e le diverse provenienze degli artefatti sepolti con il cadavere.
La salma è orientata lungo l'asse nord-sud secondo l'usanza scandinava, ma la tradizione dell'Europa orientale prevedeva la sepoltura lungo l'asse est-ovest.
Gli artefatti sepolti con il Giovane Guerriero, inoltre, sono qualcosa che gli archeologi hanno potuto osservare solo raramente in una tomba slava.
Uno di questi è un amuleto (kaptorga) raffigurante un'aquila, amuleto che non ha eguali nella storia degli scavi nell'est europeo. L'oggetto potrebbe essere stato uno stemma di famiglia o una semplice decorazione, anche se per ora non è possibile scoprirne la reale funzione. Nella Polonia del tempo, i kaptorga d'argento venivano indossati da cristiani e pagani per ingraziarsi la buona sorte.
Un altro artefatto, una collana composta da cristalli di rocca, perline d'argento e di calcedonio, non ha fatto altro che infittire il mistero sull'identità del Giovane Guerriero. Le decorazioni delle perle d'argento sono tipicamente slave, ma nelle tomba e in quelle limitrofe sono state trovate anche monete, anelli e diademi che sembrano avere origini inglesi e scandinave.
Uno dei reperti più interessanti è la spada sepolta al fianco del Giovane Guerriero. La spada era probabilmente ornamentale, e difficilmente venne usata in battaglia per via delle decorazioni d'argento che la rendevano un pezzo troppo pregiato per poter essere impiegata in un combattimento.
Il design della spada e delle asce seppellite con il corpo del ragazzo è vichingo, e non slavo. In quel periodo i Vichinghi avevano un ruolo militare importante nell'Europa dell'est, e venivano spesso impiegati come guardie e mercenari per i regnanti dell'odierna Kiev e del leader polacco del X° secolo Mieszko I.
L'ipotesi degli archeologi è che il Giovane Guerriero sia stato un vichingo arruolato per qualche ragione dai regnanti polacchi di circa un millennio fa. A sostegno di questa ipotesi c'è anche una fibbia di bronzo che mostra come questo ragazzo possa essere stato uno dei membri del seguito di Sviatopolk il Maledetto, membro della dinastia che fondò il primo vero stato slavo chiamato Kyivan Rus.
Ora come ora, non è possibile assegnare la tomba del Giovane Guerriero, e le altre scoperte nel sito, ad una sola cultura. "Si possono riconoscere elementi della Scandinavia, del Kyivan Rus e dell'est europeo" spiega Andrzej Buko, a capo dell' Institute of Archaeology and Ethnology all'Accademia delle Scienze polacca. "E' una specie di sintesi tra est, ovest, nord e sud, un insieme di elementi diversi tutti in un unico punto".
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