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19 Settembre 2011 ARCHEOLOGIA
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DUE OVALI GEMELLI DI PIETRE BLU A STONEHENGE
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Una nuova ricostruzione digitale del monumento scoperto dallo Stonehenge Riverside Project nel 2009 suggerisce che il cerchio di pietre blu gallesi trovato all'estremità meridionale dell'avenue possa avere forma ovale, e non rotonda. Se ciò è corretto, esso richiama la forma dell'ovale di pietre blu al centro di Stonehenge.

Henry Rothwell, Direttore Creativo a Heritage Data Solutions, spiega:

"Il modello è stato creato per l'applicazione smartphone 'Viaggio a Stonehenge'. Quando abbiamo costruito la prima simulazione del cerchio, essa era perfettamente circolare. Usavamo un'immagine aerea di bassa risoluzione presa da Adam Stanford, che mostrava l'intera estensione dello scavo, inclusi i fori di fondazione delle pietre blu, in cui il gruppo dello Stonehenge Riverside Project aveva inserito dei pali neri.

Però, nel sistemare il modello, Adam identificò un altro foro privo di palo, sulla destra dell'immagine, trascurato in un primo tempo. Rothwell continua: "Sulle prime abbiamo provato ad allargare la circonferenza per includere quel foro, ma raggiungevamo una dimensione eccessiva, così abbiamo provato con una forma ovale, che corrispondeva perfettamente. Una configurazione molto simile all'ovale di pietre blu posto al centro di Stonehenge."

Se una tale interpretazione è corretta, essa aggiunge un nuovo intrigante punto di vista nei rapporti tra i monumenti posti alle due estremità dell'Avenue.

Gli scavi del 2009

Gli archeologi di Sheffield e di altre università avevano già scoperto nel 2009 questo cerchio di pietre perduto, a un miglio da Stonehenge, sulla sponda occidentale del fiume Avon.

Le pietre erano state rimosse da millenni, ma le dimensioni dei fori in cui erano state infisse indicava che si trattava d'un cerchio di pietre blu, estratte dai monti Preseli, nel Galles, a 150 miglia di distanza.

Gli scavi di agosto-settembre 2009 condotti dallo Stonehenge Riverside Project scoprirono nove fori per pietre, parte d'un cerchio che doveva comprendere in origine 25 pietre erette.

Il monumento aveva 10 metri di diametro ed era circondato da un rincalzo di terra all'esterno. Quelle pietre segnavano l'estremità dell'Avenue che va dal fiume Avon sino a Stonehenge, un viale cerimoniale lungo 2, 8 km realizzato durante l'età neolitica.

L'anello intorno alle pietre risaliva all'incirca al 2400 a.C., ma punte di freccia trovate nel cerchio indicavano una data di almeno 500 anni prima: venivano dal Galles di 5000 anni fa.

La connessione con Stonehenge

Quando le pietre di quel cerchio furono trasportate, è possibile che passassero lungo il viale dell'Avenue verso Stonehenge, per servire al suo ampliamento realizzato intorno al 2500 a.C. Gli archeologi sanno che, dopo tale data, Stonehenge consisteva di un'ottantina di pietre blu gallesi e di 83 pietre locali sarsen. Alcune delle pietre blu, poste in origine presso la riva del fiume, probabilmente ora si trovano al centro di Stonehenge.

Solo le analisi al radiocarbonio potranno ricostruire la sequenza degli eventi. La scoperta di questo cerchio di pietre potrebbe confermare la teoria dello Stonehenge Riverside Project che il fiume River Avon collegasse un 'insieme territoriale' â€" contrassegnato da cerchi di pali di legno e da case, sino al villaggio neolitico di Durrington Walls (scoperto dal Project nel 2005) â€" con un 'territorio dei morti' costituito da Stonehenge e da quest'altro cerchio di pietre.

Non è evidente che questo cerchio potesse mostrare un particolare orientamento, o che avesse un ingresso. Il terreno che ha riempito i buchi dopo la rimozione delle pietre era pieno di carbone, il che mostra che molto legname fu bruciato in questi luoghi. Non era un luogo aperto a tutti: vi mancano del tutto la ceramica, le ossa d'animali, i resti di cibo e gli strumenti di pietra usati per la vita domestica durante l'Età della Pietra.

La forma precisa dell'anello di pietre blu è ancora aperta a reinterpretazioni, poiché il monumento non è stato completamente scavato, ma preservato per gli studi futuri degli archeologi.