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18 Settembre 2011 SCIENZA
Robert A. Nelson Rex Research
LE MACCHINE DEL TEMPO
FOTOGALLERY
Padre Ernetti
tempo di lettura previsto 5 min. circa

I viaggi nel tempo possono essere una fantasia da fantascienza, ma le macchine che fotografano il passato sono una realta` da diversi decenni. Diversi studiosi ne proclamano la realtà, come Preston Nichols&co., che hanno pubblicato una serie di libri (benche` siano fonte di dubbi) sul "Montauk Project" in New Jersey negli anni 1960 (con spostamenti temporali di secoli).

Nel 1912, il Barone Ernst von Lubek pubblicò un saggio sulla sua fotografia trans-temporale. Le sue attrezzature comprendevano un tubo catodico con elettrodi di piombo e dysprosium, alimentato da una spira di Oudin coil (derivata dalla spira di Tesla).

Nel 1934, William D. Pelley, editore della rivista Liberation, riferi` dei propri esperimenti con una camera del tempo che chiamava "Ultra-Visione", e diceva di avere sviluppato in collaborazione con Thomas Edison e Steinmetz. L'apparato fu confiscato dall'FBI.

La Radionic Camera sviluppata negli anni 1950 da George DeLaWarr poteva fotografare nel passato e nel futuro, e l'autore pubblico` fotografie che ne mostravano i risultati. Secondo DeLaWarr, "Il tempo e` un vettore dello spettro magnetico e tale spettro ha un proprio luogo specifico negli eventi... Esiste un mondo pre-fisico in cui la fotocamera puo` operare".

Il Padre benedettino Father Marcello Pellegrino Ernetti (m. 1997) invento` un modo di recuperare onde sonore dal passato e convertirle in una ricostruzione visiva e acustica della storia. Padre Ernetti, professore al Conservatorio veneziano Benedetto Marcello e alla Fondazione Cini (e direttore del Conservatorio italiano d'Istruzione Religiosa per gli Uomini), compi` la propria ricerca in collaborazione con 12 fisici che mantennero l'anonimato. Nel 1956, Padre Ernetti comincio` ad occuparsi della possibilita` di ricostruire il passato su uno strumento simile alla TV. Nel 1957 comincio` a collaborare col Professore portoghese de Matos, che sviluppava ricerche analoghe.

La teoria di Ernetti si basava sulla concezione aristotelica della disintegrazione del suono, secondo cui le onde luminose e sonore, una volta prodotte, non scompaiono ma sono trasformate in qualche modo e permangono presenti all'infinito. Secondo Ernetti, le onde sonore si suddividono in armoniche e possono essere recuperate con strumenti appropriati.

Ernetti pensava che "Ogni essere umano, dalla nascita alla morte, lascia una duplice traccia di luce e di suoni. Si tratta del suo specifico distintivo. Lo stesso accade per ogni evento, musica, o movimento. Le antenne usate nel nostro laboratorio ci permettono di recuperare quelle immagini e quei suoni".

Ernetti recupero` "fotografie" di eventi come la Crocifissione di Cristo e ricostrui` eventi sonori come la tragedia Tieste di Quinto Ennio, nell'originale versione latino, da uno spettacolo del 169 a.C. Disse anche di avere recuperato il testo originale dei Dieci Comandamenti dati a Mose`. Si rifiuto` di rivelare i particolari della sua invenzione, che in seguito fu distrutta dal governo italiano.

P. Ernetti temeva che "la macchina potesse produrre una tragedia universale".

Nel febbraio 2003, il giornale russo Pravda pubblico` la storia di uno scienziato misterioso che aveva sviluppato una camera del tempo usando lenti di quarzo puro. Ecco un estratto:

"Le lenti sono di puro quarzo, che si lascia attraversare dai raggi ultravioletti senza alcuna perdita.

La radiazione ultravioletta trasporta le immagini e l'informazione dal passato. Abbiamo anche realizzato alcune foto; per esempio, della Seconda Guerra Mondiale. ho una bellissima foto di due soldati che guardano verso la foresta, e un'altra con cavalieri dall'elmo appuntito, che impugnano archi e frecce. Un'altra foto mostra un mammuth dalle grandi zanne, vicino ad alberi giganti. Si tratta d'una foto dell'era paleolitica."

Nel 1897, due inglesi pretendevano di aver realizzato una camera per vedere il passato. William Maplebeck e il fotografo dilettante Robert Stookes mostrarono il loro "cronoscopio" presso Esme Collings Photographers on Rodney Street in Liverpool. Maplebeck disse d'aver usato lenti a specchio di quarzo che potevano proiettare immagini dal passato su una lastra fotografica in un modo incontrollabile. Gli inventori mostrarono diapositive con una lanterna magica con uomini delle caverne, soldati romani di servizio a Chester, e una donna dell'era elisabettiana nelle vie di Liverpool. La conferenza fu interrotta da frastuoni e da grida di "truffatori" e "ciarlatani!". Maplebeck e Stokes si ripresero la loro invenzione e se ne andarono, interrompendo la presentazione.

Anche il grande scienziato Charles Steinmetz dichiaro` d'avere sviluppato una camera del tempo che poteva fotografare il passato, basata su un segreto tecnico rivelatogli dal Bardo inglese T. Spalding, e che pure usava lenti di quarzo.

Fra le varie teorie sul tempo, alcuni scienziati hanno pubblicato i risultati dei loro esperimenti e applicazioni pratiche. Per esempio, nel 1936 van Stockum risolse le equazioni di Einstein sul campo gravitazionale di un cilindro che ruota rapidamente. Mostro` che esso genera una linea spazio-temporale che puo` unire due eventi distanti nello spazio-tempo. Cio` suggerisce che un cilindro rotante puo` funzionare come macchina del tempo, generando "alterazioni della consequenzialita`" (viaggi nel tempo). Negli anni 1970, il fisico Frank Tipler descrisse una macchina teorica del tempo a due vie, che prevedeva un cilindro ruotente ad una velocita` uguale almeno a meta` della velocita` della luce.

L'astrofisico sovietico Nikolai Kozyrev studio` le proprieta` del tempo negli anni 1960 e '70. Usava giroscopi elettrici e pendoli per dimostrare la densita` o intensita` del tempo:

"Esiste una proprieta` variabile che si puo` chiamare densita` o intensita` del tempo... The density of time changes within broad limits, owing to the processes occurring in nature... Percio` e` possibile che un materiale ne influenzi un altro attraverso il tempo. Una tale relazione si puo` prevedere.

Le ricerche di Kozyrev offrono anche una spiegazione diretta del problema delle profezie:

"L'effetto del tempo e` diverso da quello dei campi di forza... L'effetto del polo causale crea due forze uguali e opposte..."