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5 Agosto 2011 ARCHEOLOGIA
Voice of America
ALLA RICERCA DEI PRIMI ABITANTI DEL NORD AMERICA
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Un gruppo composto da ricercatori della Washington State University e della University of British Columbia sta scavando attualmente un insediamento attribuito al popolo Coast Salish, sull'isola di Galiano nella British Columbia, non lontano da Vancouver, in Canada. Il mistero non consiste nel come essi si trovassero là (perché emigrarono attraverso lo stretto di Bering) ma piuttosto perché si trasformarono da nomadi in sedentari, circa 2000 anni fa.

Il capo del gruppo, l'archeologo Colin Grier della Washington State University, crede di essere vicino alla risposta. Ovunque nel mondo la transizione dalla vita nomade alla sedentarietà è avvenuta con l'avvento delle fattorie agricole. Non fu questo il caso sull'isola di Galiano ove si trovava in abbondanza cibo 'facile', come pesce, molluschi, e piante selvatiche, e quindi non nacque l'agricoltura artificiale. La risposta si può trovare nella crescita della popolazione. Come nella società moderna, quando la popolazione cresce occorre organizzare meglio la produzione di cibo, in modo più intensivo, e quindi la popolazione necessita d'una maggiore stabilità. Sono stati trovati elementi evidenti a sostegno di tale teoria, nella varietà dei resti d'animali trovati nell'insediamento.

Vi è anche l'evidenza dell'arricchimento avvenuto via via nell'insediamento stanziale, con gioielli e altri segnali di status sociale, tra l'altro. Questo era sostanzialmente un insediamento fisso, con sei edifici principali, il più grande dei quali poteva ospitare sino a dieci famiglie.

Gli scavi hanno il supporto della tribù indiana locale dei Penelakut, che considera quegli antichi abitanti come i propri antenati.

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