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6 Luglio 2011 STORIA
Trentino
L'avventura umana della cultura
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TRENTO. Nuova mostra-evento al Castello del Buonconsiglio di Trento: "Le grandi vie della civilità", che resterà aperta fino al 13 novembre. Grazie a straordinarie testimonianze, provenienti da numerosi musei europei, c'è una grande mostra archeologica dedicata alla scoperta di viaggi avventurosi dalla Preistoria alla Romanità, di uomini, donne, beni ed idee, intesa a proporre riflessioni sulle interazioni culturali, sugli incontri e scontri di civiltà che nell'antichità hanno determinato l'affermarsi di elementi comuni, linguaggi transculturali e fenomeni multiculturali.

Pioniere, esploratore, viaggiatore, colonizzatore, avventuriero, mercante e conquistatore l'uomo sfida i propri limiti solcando mari e oltrepassando le Alpi già a partire dal X millennio a.C.; sfrutta l'ingegno per ridurre lo sforzo del trasporto e accorciare le distanze, addomestica animali per la soma, il traino e la cavalcatura, e inventa la ruota; alla funzione pratica della barca si associano valori simbolici, legati anche al viaggio nell'Oltretomba.

Questa rassegna tematica si sviluppa in un percorso espositivo articolato in cinque sezioni a loro volta suddivise in varie sottosezioni.

La prima sezione, Beni e persone in movimento, afferisce la dimensione dell'esplorazione delle "zone di frontiera" e dell'ignoto e l'acquisizione di beni, esperienze e conoscenze; presenta materie prime, manufatti semilavorati e finiti, lingotti e ripostigli, ed unità di peso, ciò che consente di richiamare l'attenzione su fenomeni di accumulazione di ricchezza e sul valore premonetale del metallo; altri aspetti dello scambio sono evocati da alcuni prodotti di lusso come contenitori in metallo e in ceramica e quindi da monete e prodotti commerciali soggetti ad ampia diffusione, quali anfore e vasellame da mensa di epoca romana quando si "globalizza" il mercato; la destinazione funzionale di alcuni contenitori legati al consumo di bevande alcoliche permette di illustrare i percorsi seguiti da olio, vino e birra.

La seconda, La diffusione di nuovi saperi (tecnologie), mostra oggetti selezionati per richiamare emblematicamente i profondi cambiamenti derivanti dall'introduzione dell'economia agricola e di allevamento, e le innovazioni tecnologiche (dalla produzione dei primi contenitori in ceramica, all'uso di macine, della tessitura, del traino animale, della ruota, fino alla metallurgia e ad altre produzioni pirotecnologiche).

La terza, Lo stile di vita (ideologia), ascrive oggetti carichi di implicazioni ideologiche, intendendo illustrare alcuni fenomeni di trasmissione o coincidenze in senso lato per quanto riguarda comportamenti, gusti e mode in rapporto alla struttura e organizzazione sociale, così come la dimensione dell'esibizione del benessere e del lusso che accomuna, in termini transculturali, lo stile di vita dei ceti superiori, al di là delle specificità regionali.

La quarta sezione, Forme e idee in movimento (iconografia e ideologia religiosa), è dedicata in più nuclei tematici, a partire da quello dedicato alla rappresentazione, in più fasi cronologiche e secondo stili differenziati, alla figura della dea-madre. Il tema connesso della fertilità femminile, richiamato dall'accentuazione degli attributi sessuali, trova sviluppi in testimonianze iconografiche successive, come nel caso della Mater Matuta o di divinità femminili del pantheon greco-romano che risultano particolarmente efficaci; un altro nucleo tematico fa riferimento all'ampia circolazione dell'immagine eroica del guerriero o dell'atleta con riproduzioni plastiche o raffigurazioni, ed armamenti e bardature di cavallo (figure di bovini, cavalli, cervi e uccelli, espressioni "dell'arte animalistica" e altri soggetti documentati ad ampio raggio, come ad esempio la barca o il carro solare, l'albero della vita e la Signora o Signore degli Animali, insieme a modelli iconografici, di contenuti ideologici con adattamenti regionali).

La quinta sezione, Creazione di memorie e comunicazione (scrittura alfabetica), documenta la diffusione dei sistemi di scrittura alfabetica - da quella fenicia a quella greca ed etrusca -, unitamente al valore di codici di linguaggio assunto da raffigurazioni in particolare a tema mitologico.