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31 Maggio 2011 ARCHEOLOGIA
Micky Guidetti http://www.termolionline.it
Trovato in mare ceppo di ancora romana
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Parafrasando sul nome della fantomatica città sommersa che si dovrebbe trovare sul fondo marino tra Termoli e Petacciato e che avrebbe come nome "Buca " possiamo dire tutto sommato che la "missione"che è stata intrapresa a scopi didattici dalla professoressa Rosalia Laura Ruggiero e la collaborazione del dirigente scolastico professor Antonio Mucciaccio e dal capitano dei Carabinieri Michele Miulli, non è andata male, perché ieri sera nel corso della conferenza stampa tenutasi al Circolo Nautico oltre a mostrarci i resoconti scritti e filmati della giornata didattica esploratrice con i ragazzi delle scuole interessate al progetto "Atlantide" abbiamo avuto la fortuna di assistere anche in diretta al recupero di un' ancora romana di circa 2000 anni fa ad una profondità di quasi 10 metri, questo potrebbe essere un segnale tangibile che prova l'esistenza che comunque una città sommersa a quella latitudine esista realmente.

Vi lasciamo immaginare la grande soddisfazione degli ideatori di questa mission. L'ancora di piombo di circa 300 kg di peso, è stata tirata in superficie imbragata alla perfezione da un carabiniere sommozzatore, con non poche difficoltà dalla gru messa a disposizione dal circolo nautico. Durante queste immersioni è strato trovato il ceppo dell'ancora romana che appunto giaceva in fondo al mare tra Termoli e Petacciato. Ma in fondo a quel lembo di mare, pare ci siano sepolti altri tesori, proprio per questo motivo durante la conferenza stampa è stato rivolto un accorato appello alle forze politiche regionali e cittadine nella persona del Presidente Iorio e del sindaco Di Brino dicendo loro che occorre operare in modo proficuo per la salvaguardia dei beni culturali, la città di Termoli ha oltre che il bisogno anche il dovere di creare un museo del mare, l'ancora trovata oggi deve essere valorizzata e non essere relegata in un antro buio e solitario del castello Svevo.

Ricordiamo che questo progetto ha coinvolto con molto entusiasmo gli allievi delle scuole medie di Sepino e Guardialfiera e gli studenti della 1 C del liceo Classico di Termoli, una corposa collaborazione è stata data anche dalla dottoressa Lucia Checchia da sempre interessata alla ricerca e alla scoperta affascinante della città di Buca. Il progetto, che oggi si sta realizzando, forse non poteva essere fattibile se non ci fosse stato l'appoggio e il supporto logistico del signor Angelo Marcucci titolare dell'azienda dell'Acqua Sepinia di Sepino (CB), così come l'apporto fornito dalla soprintendente per i beni Archeologici del Molise la Professoressa Fortuna Palma, il nucleo subacqueo dei Carabinieri Puglia con sede a Bari.