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28 Aprile 2011 MISTERO
antikitera.net
Intervista a Piero Magaletti sul suo libro CUSTODI DELL'IMMORTALITÀ
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tempo di lettura previsto 3 min. circa

Come nasce l'idea di questa ricerca?

Ho sempre nutrito il sospetto che la storia del nostro passato fosse molto più complessa di quanto ci sia stato detto; studiare le teorie di pionieri come Bauval, Pincherle o Hancock mi ha incoraggiato a proseguire sulla loro strada. Il bisogno di pormi domande e cercare risposte fa parte della mia natura.

Come definisci il tuo mestiere?

Consiste nell'esplorazione di quegli ambiti della conoscenza situati al confine tra la realtà accettata dalle scienze e l'impossibile. È in questa terra di frontiera che si nascondono le risposte su noi stessi che forse il nostro inconscio teme di scoprire.

Qualcuno ci ha definiti Viaggiatori dell'Incognito. È una espressione in cui mi riconosco.

Quale delle scoperte da te riportate in Custodi dell'Immortalità ritieni sia la più importante?

Il libro si basa su un insieme di scoperte concatenate tra loro, ma la più importante credo che sia l'aver determinato la vera natura della costellazione di Orione, che non è Osiride, come erroneamente ritenuto per millenni, ma Iside. Penso sia una scoperta straordinaria: la costellazione più grande dell'emisfero boreale è in realtà una dea, nel cui grembo le anime dei faraoni rinascevano sottoforma di stelle. È un dato oggettivo: le nebulose presenti in Orione sono considerate i grembi materni dell'universo, da cui si generano migliaia di stelle.

Una nuova interpretazione che cambia tutto...

È importante considerare le conseguenze di ciò: se Orione è in realtà Iside, dobbiamo modificare radicalmente il significato e il ruolo dei monumenti sulla Terra che si collegano ad essa. La piramide di Cheope nasconde il pilastro Zed, il membro di Osiride eretto sulla Terra e puntato nella direzione della sua consorte. È da questa unione che nasce Horus, il loro figlio, rappresentato nel cielo dalla stella Sirio.

In quale modo le tue ricerche potrebbero cambiare lo studio delle piramidi egiziane?

Mi auguro che suggeriscano un nuovo percorso d'indagine, che si concentri non sulla ricerca di tombe colme di tesori, ma sulla ricostruzione del cerimoniale della rinascita; se accettiamo l'idea che fossero sedi di un rituale molto complesso, e non edifici funebri, si apre dinanzi a noi una prateria di nuove possibilità di analisi.

L'Egittologia ufficiale metterà in discussione le tue teorie...

In realtà lo auspico, mi aspetto che i miei studi suscitino un intenso dibattito; ma sono consapevole di aver trovato prove difficili da smentire, come la parola ZED formata dai nomi delle tre stelle della Cintura di Orione, o come l'altezza crescente in cui sono collocati i sarcofagi nelle tre piramidi. Sono prove evidenti. Il mio lavoro non si pone contro l'Egittologia; al contrario, vuole affiancare quello degli studiosi, fornire loro suggerimenti, senza nutrire la pretesa di conoscere la risposta a tutto.

E dopo le Piramidi?

Le Piramidi di Giza sono il punto di partenza. Il segreto che custodiscono va ben al di là dell'Egitto, ha attraversato il tempo e lo spazio, è stato tramandato da pochi depositari di questa remota conoscenza, ed è sopravvissuto sino ad oggi.

Io sono solo uno dei tanti che si è posto sulle tracce di questo segreto.