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21 Aprile 2011 MISTERO
Roberto La Paglia http://www.chimeramagazine.org/
NASCE IL MAGAZINE "CHIMERA"
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tempo di lettura previsto 4 min. circa

Si dice che i sogni svaniscano al mattino, forse sarebbe più opportuno credere che un sogno potrebbe anche non avere fine, basterebbe soltanto non aver paura di sognare.

Da questo presupposto, unito alla voglia mai sopita di conoscere, esplorare, sperimentare, nasce Chimera, figlia della ormai gloriosa Tracce d'eternità, anche se animata da una volontà propria e completamente libera da quelli che sono i canoni già visti e sperimentati di una rivista che si occupa di tematiche di confine.

In tal senso Chimera non è soltanto un mito che urla la propria rabbia rispetto al già detto e già fatto che emerge costantemente nel campo della ricerca sui grandi misteri della Terra, così come non è soltanto un certosino lavoro sulla qualità e l'attendibilità delle fonti; Chimera vuole in realtà essere un vero e proprio laboratorio nel quale sperimentarsi, confrontarsi, soffiare con forza sulle nebbie che avvolgono la storia e dare spazio a quelle verità nascoste che affollano ogni leggenda, ogni antica cronaca.

Sarà un lungo viaggio, nel quale fantasia e illusione, teorie e approfondimenti, prosa, racconto e poesia, esprimeranno ognuno a loro modo l'umano confrontarsi con il mistero che ci circonda; una rivista diversa perché diverso è il sentimento con il quale, ognuno di noi, si avvicina a questo particolare tipo di studi, diversa la sensibilità con la quale li recepisce e diversa la tecnica usata per divulgare i risultati delle proprie ricerche.

Proprio per questo, a ogni nuova uscita, stili differenti, racconti fantastici, inconsuete forme narrative e ragguardevoli studi tematici si fonderanno tra loro in quella sinergia che, alla fine, rappresenta la chiave per comprendere il mistero.

In uno scenario editoriale alquanto confuso e incostante, caratterizzato da una profonda crisi della classica rivista cartacea, con titoli che chiudono i loro percorsi in maniera improvvisa, e una forte presa di posizione da parte della Scienza ufficiale, proporsi con una rivista digitale sembra quasi una sfida, e per quanto possa apparire fuori dalla comune logica editoriale proprio di questo si tratta. Una sfida che nasce e trae forza dal coraggio delle idee, dalla convinzione che smettere di sognare, proprio in questo momento, significa darla vinta a chi vorrebbe un mondo statico, senza memoria, senza confronto, privo di quella voglia di scoprire, interrogare e dubitare, che è il sano presupposto di ogni scoperta.

Il mondo è andato avanti, l'uomo ha fatto passi da gigante, eccellendo in tutte le arti e le scienze, ma tutto ciò è il frutto esclusivo di tanti singoli che hanno avuto il coraggio di andare oltre le convenzioni, il coraggio di dubitare, di mettere in dubbio le loro stesse convinzioni e ricominciare da zero.

Muovendo i passi da queste prerogative non posso quindi che salutare felicemente l'intrigante teoria del Prof. Gabriele Licitra sul perduto continente di Atlantide, uno studio che, pur muovendosi su un tema già ampiamente dibattuto, offre una visione molto dettagliata e documentata dei fatti che contribuirono alla sparizione delle terre di Atlantide e di Mu, una visione che di certo catturerà il vostro interesse.

Sulla scia del lavoro presentato dal Prof. Licitra, ovvero delle ricerche tematiche di elevata qualità, sia per l'accuratezza storica che per la rilevanza delle informazioni riportate, sarà interessante leggere I Cherokee e il lignaggio ebraico, un approfondimento a firma di Massimo Bonasorte, direttore del mensile Sphera e di uno dei più prestigiosi portali in rete sulle tematiche misteriose, Il Portale del Mistero, oltre che laureato in lettere con una tesi in Epigrafia semitica, notizia che, messa in relazione al tema del suo articolo, rappresenta di certo un motivo in più per leggerlo. Un inizio di assoluto rispetto che diventa ancor più ricco di spunti di ricerca e confronto scorrendo le varie rubriche, le recensioni, il fantastico racconto selezionato da Daniele Bonfanti, editor di Edizioni XII: Kahloubrha, di Raffaele Serafini, non è soltanto una squisita prova di talento letterario, rappresenta infatti perfettamente lo spirito con il quale è nata Chimera; lavoro attento, quasi certosino, ricerca nello stile e profonde immersioni in ogni recondito anfratto dell'anima. Le recensioni di Daniele Imperi ci accompagneranno alla scoperta dei titoli più significativi in campo editoriale, mentre la precisa ed equilibrata dissertazione di Simone Barcelli sulla Sfinge, chiude questa prima uscita, non senza aver fornito nuovi elementi per quello che sarà il nostro prossimo viaggio.

Questa dunque è Chimera, uno spazio libero nel quale si incontrano le epoche, i fatti storici, le ipotesi e la fantasia; un laboratorio nel quale alchimisti dell'anima e della divulgazione tentano di squarciare il pesante velo che, ancora oggi, ci impedisce di guardare indietro senza preconcetti e, di conseguenza, di dare un senso al presente e una giusta dimensione al futuro.

In questo continuo sperimentarsi, tutti insieme viaggeremo inseguendo un sogno, cercando di razionalizzare il buio della notte per dare giusta, plausibile e accettabile spiegazione al mattino; mi auguro, con grande sincerità e partecipazione, che questo viaggio duri a lungo e... diffidate sempre da chi dice che è inutile sognare, l'unica cosa inutile è, in realtà, la vita di chi non sa sognare. Buona lettura.