La conquista del fuoco è stato uno dei momenti di svolta nella storia degli ominidi, il fattore che ha contribuito come pochi altri all'avanzamento della nostra specie. E fino a poco tempo fa, si riteneva che fosse stato anche il fuoco a donarci un sostanziale vantaggio su altri ominidi come i Neanderthal, che usavano solo sporadicamente il potere delle fiamme.
In realtà, da quanto emerge da una ricerca della University of Colorado Museum of Natural History, i Neanderthal il fuoco lo usavano spesso, e ne possedevano il controllo probabilmente quanto i sapiens.
Nel corso degli ultimi anni abbiamo scoperto che i Neanderthal poco avevano a che vedere con le rappresentazioni a cui i musei ci hanno abituato. Erano probabilmente intelligenti e creativi quanto l'Homo sapiens del tempo, erano forti, veloci, e incredibilmente resistenti, e possedevano un livello tecnologico relativamente avanzato.
Tanto che dall'analisi di 141 siti europei associati alla presenza di fuoco prodotto da Neanderthal, siti che risalgono a un periodo compreso tra 1, 2 milioni e 35.000 anni fa, sono stati scoperti indizi importanti sul livello di manipolazione del fuoco che i Neanderthal possedevano.
Il database è stato ordinato in base ad un "indice di confidenza" relativo alla possibile manipolazione avanzata del fuoco, e molti dei siti hanno restituito tracce significative, come artefatti di pietra scaldati alla fiamma, carbone, sedimenti e resti animali bruciati.
"Fino ad ora, molti scienziati hanno pensato che i Neanderthal usassero in qualche modo il fuoco, ma che non lo usassero di continuo" dice Paola Villa, curatrice del museo e co-autrice della ricerca. "Non ci aspettavamo di trovare traccce di così tanti siti di Neanderthal che mostrano prove così evidenti dell'uso del fuoco per periodi prolungati di tempo".
I Neanderthal non solo usavano spesso il fuoco, ma avevano appreso come utilizzarlo nella creazione di oggetti relativamente complessi. Nel sito archeologico di Beeches Pit in Inghilterra, risalente a circa 400.000 anni fa, sono state trovate tracce consistenti di artefatti di pietra lavorati con il calore, e un altro indizio che confermerebbe un uso avanzato del fuoco.
I Neanderthal, infatti, erano abili produttori di una sostanza collosa simile alla pece ottenuta dalla corteccia di betulla. Per ottenere questa colla, utilizzata per unire oggetti di pietra o di legno, occorre bruciare le fibre della corteccia di betulla in assenza di aria, cosa che avrebbe richiesto le nozioni necessarie a realizzare un pozzo nel terreno per la cottura, con tanto di copertura di pietra per non consentire l'ingresso di aria.
"Questo significa che i Neanderthal non solo erano in grado di usare gomme adesive naturali quotidianamente, ma erano anche in grado di produrrle" dice Villa. "Per quelli che dicevano che i Neanderthal non avevano capacità mentali elevate, questa è un'ottima prova del contrario".
La ricerca di Villa non ha solo rafforzato l'opinione che i Neanderthal fossero una specie "al passo coi tempi" in quanto a tecnologia, ma dimostrerebbe anche che i primi ominidi si sono spostati nelle regioni più fredde dell'Europa più di 800.000 anni fa senza il controllo totale del fuoco osservato in siti come Beeches Pit.
"Questo conferma il sospetto che avevamo, e che andava contro la maggior parte degli scienziati, che credevano che fosse impossibile per gli esseri umani penetrare in regioni temperate fredde senza il fuoco" dice Villa. Siti come Happinsburgh dimostrano infatti che già 800.000 anni fa la fredda regione inglese era occupata da ominidi (Homo heidelbergenis, i predecessori dei Neanderthal) che non conoscevano l'uso del fuoco.
Si rafforza sempre più l'idea che i Neanderthal meritino molto più rispetto e attenzione di quanto gli sia stato riconosciuto fino ad oggi, e che siano stati una specie parallela di ominidi dotata di caratteristiche molto simili alle nostre, e finita estinta per motivi ancora da chiarire.
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