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14 Marzo 2011 ARCHEOLOGIA
Giovanni Cristiani e Mario Cavallanti http://www.laprovinciadicomo.it
VERGOGNA : ECCO COME TRATTANO UNA TOMBA DEL NEOLITICO
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CANZO Partirà una segnalazione alla Soprintendenza ai beni ambientali in merito alla tomba del neolitico smantellata e accantonata presso le scuole medie, e a farla sarà la direttrice del Museo civico di Erba, Barbara Cermesoni.

Nel frattempo è sempre più complicato capire che cosa sia successo alla struttura e perché sia stata dimenticata in un angolo del piccolo parco delle scuole: gli amministratori si rimbalzano le colpe e la maggioranza capitanata da Fabrizio Turba non risponde.

"Visto che cosa è accaduto a questo reperto importante per la storia locale, io mi sento in obbligo di far partire una segnalazione alla Soprintendenza e di certo scriverò al Comune di Canzo - spiega la direttrice del Museo di Erba -. Voglio capire chi ha autorizzato lo smantellamento e con che metodica. Non si doveva di certo intervenire in questo modo".

La tomba dell'età del bronzo, dunque di oltre quattromila anni fa, è stata scoperta all'inizio degli anni Settanta da Giorgio Gagliardi del Centro ricerche Vallassinese.

"Ho parlato con Gagliardi, mi ha spiegato che il manufatto è stato smontato nell'area del Segrino e ricostruito cercando di seguire quella che era la struttura originale. Parliamo di un'opera di grande importanza, il modo in cui è stata trattata mi sembra quantomeno superficiale".

L'opera era collocata davanti all'ingresso delle medie poi, causa lavori, il manufatto è stato smontato quando la giunta era capitanata da Silvia Tresoldi.

L'allora assessore alla cultura Giuseppe Taronna ricorda vagamente l'accaduto: "In questi giorni sono fuori paese, appena torno cercherò di capire come sono andate le cose. Onestamente ricordo dello smantellamento a causa dei lavori per l'ascensore e le scale, ma non ho idea cosa sia successo dopo".

Da parte della lista "L'Alveare" Tiziano Corti rimarca la leggerezza utilizzata: "Se come sembra è stata rimossa senza le giuste accortezze mi sembra un comportamento grave. Io non ero in amministrazione in quel periodo, cercherò d'informarmi sull'accaduto".

Da giorni non si riesce a contattare il sindaco, Fabrizio Turba, che potrebbe almeno spiegare che cosa intende fare l'amministrazione. Irrintracciabile, ieri, anche il vicesindaco e assessore alla cultura Maria Giovanna Gerosa.

Ad occuparsi dei ritrovamenti nell'area del Segrino all'epoca furono Giorgio Gagliardi e il Centro ricerche Vallassinese.

"Allora si lavorava in modo diverso, con la ruspa a fianco in attesa di riprendere lo sbancamento, oggi probabilmente queste tombe avrebbero avuto un altro trattamento".

Visto quanto accaduto alle medie del paese è tutto da dimostrare.

ùQualcuno potrebbe dire che in fondo sono soltanto sassi. Argomento non privo di suggestione, ma resta il fatto che quei sassi, quattromila anni fa, furono manipolati dai nostri progenitori, in riva a un lago bellissimo, per dare degna sepoltura a un essere umano . Sono una testimonianza eccezionale di civiltà, della civiltà dell'età del bronzo.

Barbara Cermesoni, direttrice del Museo civico di Erba, fa benissimo a segnalare alla Soprintendenza lo stato in cui è stata ridotta la tomba di Canzo e ha tutte le ragioni a volerci vedere chiaro.

L'ex assessore alla Cultura Giuseppe Taronna ricorda che il reperto era stato smontato a causa di alcuni lavori, ma non ha idea di che cosa sia successo dopo. Bene, è proprio questo che vorremmo capire. Con quale criterio la tomba è stata smontata, perché non è stata ricostruita, perché non è custodita in un luogo idoneo. Saranno anche sassi, ma se il reperto fosse stato ritrovato negli Stati Uniti, oggi sarebbe conservato ed esposto con tutti gli onori, magari in un bel museo.

Non è un bel segnale, per concludere, che il sindaco di Canzo e la sua vice Maria Giovanna Gerosa - che è anche assessore alla Cultura - non si siano ancora espressi sull'accaduto. È un silenzio che dura già da due giorni e che accresce la salutare indignazione di esperti e lettori. Un silenzio imperdonabile, a meno che sindaco e vice siano impegnati materialmente a ricomporre i sassi del neolitico.